LA FONTE - L’imperatore e i banchieri

Lotte per il dominio europeo | CAPITOLO 15 LA FONTE L imperatore e i banchieri Nel Manifesto agli elettori dell Impero del 1519 emerge la strategia propagandistica di Carlo d Asburgo per ottenere il consenso dai sette grandi elettori imperiali, una strategia fondata su aspetti religiosi e di legittimità. In realtà il titolo imperiale fu concesso sulla base del denaro elargito da Carlo, grazie al prestito concesso dai banchieri Fugger. Questi, qualche anno dopo (1523), sollecitarono la restituzione del credito con toni decisi, senza rispettare l etichetta, quasi trascurando il fatto che si stavano rivolgendo a un imperatore. Carlo ai grandi elettori Innanzitutto, come sapete, piacque a Dio [ ] farci pervenire ai regni lasciati dal defunto [ ] nostro buon signore e nonno, il re don Ferdinando d Aragona. [ ] Se Dio ci facesse la grazia di giungere alla dignità e maestà imperiale, noi potremmo tanto più agevolmente compiere ciò che nostro nonno ha fatto in molti anni contro gli infedeli, con l aiuto e la potenza di questa nobile nazione germanica [ ] perché la nostra vera intenzione e volontà è di nutrire e mettere pace in tutta la cristianità. [ ] Se non fossimo della vera stirpe e origine della nazione germanica, e se non avessimo un buon fondamento di patrimonio [ ] noi non vorremmo in nessun modo tentare né osare aspirare all impero; ma voi sapete abbastanza che il nostro vero ceppo e il primo germoglio della nostra nobiltà viene dalla casa d Austria, di cui al presente siamo il vero successore ed erede. Nella formula iniziale Carlo vuole convincere gli elettori sulla base di motivazioni religiose e dell impegno nel difendere la fede cattolica: in particolare la lotta contro gli infedeli è una sorta di assicurazione sul proprio mandato imperiale. nella volontà del futuro imperatore continuare l opera del suo predecessore, ma questa volta chiamando a raccolta i principi germanici. Carlo d Asburgo sembra preoccupato di rassicurare i suoi elettori sulla legittimità della sua origine dinastica, facendo intendere che ciò avrebbe garantito vantaggi ai principi germanici, come poi effettivamente avverrà al punto da subire le proteste dell area spagnola. B. Anatra, Carlo V, La Nuova Italia, Firenze 1974 I Fugger all imperatore Carlo La Vostra Maestà Imperiale sa, senza dubbio alcuno, quanto i miei cugini e io siamo sempre stati fin qui sottomessi al servizio della prosperità e dell innalzamento della Casa d Austria; [ ] noi abbiamo anticipato ai commissari di Vostra Maestà [ ] una importante somma di denaro, che noi stessi abbiamo dovuto in gran parte prendere in prestito dai nostri amici. poi notorio e verificato che, senza il mio aiuto, Vostra Maestà Imperiale non avrebbe mai potuto ottenere la corona romana. [ ] Non ho avuto in vista il mio interesse personale, perché, se avessi voluto abbandonare la Casa d Austria e favorire la Francia, avrei ottenuto molto denaro e beni, come mi era stato proposto. Quale danno ciò avrebbe provocato per Vostra Maestà Imperiale e per la Casa d Austria, il profondo giudizio di Vostra Maestà permetterà di valutare. R. Ehrenberg, Le Siècle des Fugger, Parigi 1955 cit. in www.keynes.scuole.bo.it Nonostante la dichiarazione di sottomissione, il tono di Jacob Fugger è abbastanza perentorio nella richiesta all imperatore di saldare il debito. Dopo aver ricordato con tono deciso che l imperatore non avrebbe conseguito la corona senza il suo aiuto, Fugger intima a Carlo di valutare quanto danno avrebbero avuto gli Asburgo se quell aiuto fosse stato dato alla Francia. Emerge la figura potente e quasi ricattatoria del grande banchiere tedesco. INTERROGHIAMO LA FONTE 1 Con quali argomenti Carlo d Asburgo tenta di convincere gli elettori? 2 Quale tono sembra assumere la richiesta di Jacob Fugger all imperatore e con quali motivazioni tenta di recuperare il suo credito? 385 77636R_0000E01_INTE_BAS@0385.pgs 15.09.2021 14:05

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna