INTERPRETARE LA STORIA - P. Delpiano, Il sistema schiavile

C13 | INTERPRETARE LA STORIA > TESTO 1 | Patrizia Delpiano IL SISTEMA SCHIAVILE PORTOGHESE Secondo la storica Patrizia Delpiano (n. 1963) l economia di piantagione (soprattutto per la produzione di canna da zucchero) messa in piedi dai colonizzatori portoghesi, è all origine di un nuovo tipo di sistema schiavile che mostra caratteri specifici rispetto all uso che in precedenza si faceva degli schiavi in Europa. L a tratta atlantica [di schiavi] va ricondotta allo spostamento dei traffici commerciali verificatosi dopo la conquista di Costantinopoli da parte turca (1453), benché non si possa stabilire una connessione diretta di causaeffetto. Essa implicò la cacciata dei mercanti europei, in particolare italiani, che dall XI secolo avevano esercitato il commercio degli schiavi nell area intorno al Mar Nero e il loro progressivo riorientamento in direzione dei mari occidentali. [ ] Interessati all inizio a oro, avorio e pepe, e solo in seguito alla merce umana, i portoghesi si servirono dapprima delle vie del commercio negriero musulmano per portare schiavi in Europa. La svolta che condusse all ampliamento dell impiego di lavoro schiavile si deve all introduzione della produzione di canna da zucchero nelle isole dell Atlantico ove si sviluppò l economia di piantagione. [ ] La produzione di canna da zucchero, in particolare che prevedeva non soltanto il lavoro agricolo, ma anche quello manifatturiero , necessitava della presenza di una manodopera numerosa perché il processo di estrazione implicava un attività ininterrotta. La pianta, di ingombro notevole, doveva essere trasformata sul posto attraverso l estrazione del succo e l eliminazione dell acqua al fine di produrre melassa e zucchero cristallizzato. Il lavoro schiavile appariva dunque indispensabile a tale tipo di produzione [...], caratterizzata dall uso del mulino ad acqua o a vento. Questa monocoltura fu impiantata dapprima a Madeira, che alla fine del XV secolo diventò il più grande centro produttore di zucchero per il mercato europeo. [ ] Fin dalla metà del Quattrocento si era organizzato un sistema di gestione della tratta basato su concessioni che il sovrano portoghese faceva ai commercianti dietro il pagamento di una tassa. [ ] Malgrado la rilevanza quantitativa del fenomeno (si calcola che prima dell arrivo degli europei, [ ] tra i 3 milioni e i 10 milioni di africani fossero stati deportati dal Continente nero), nella maggior parte delle società africane la schiavitù non costituiva un elemento centrale dell economia. Era un istituzione minore, peraltro non peculiare della sola Africa, considerata la sua diffusione anche nell Europa medievale. [ ] Fatti salvi alcuni elementi di continuità nella fase iniziale della schiavitù atlantica, il suo trasferimento nelle Americhe non significò affatto un mero spostamento di antichi traffici in direzione del Nuovo Mondo, bensì una profonda rottura rispetto al passato. [ ] Con la tratta atlantica si inaugurarono reti commerciali più stabili e si fece uso di navigli sempre più specializzati in risposta a una richiesta continua e via via crescente connessa allo sviluppo americano dell economia di piantagione. Soprattutto, pur considerando che la schiavitù esisteva in Africa prima dell arrivo degli europei, va sottolineato che sotto la direzione di questi ultimi (e non solo) essa assunse un ampiezza prima sconosciuta: tra Cinquecento e Ottocento la tratta atlantica diede vita a uno dei più grandi spostamenti forzati di esseri umani. La schiavitù in età moderna, Laterza, Roma-Bari 2011 COMPRENDERE E INTERPRETARE a La studiosa individua un punto di svolta nel sistema schiavile: quale? E per quali ragioni si rese necessaria una così massiccia presenza di manodopera schiavile in America? b Quale elemento di rottura rispetto al passato fu introdotto, secondo l autrice, dalla schiavitù atlantica ? In relazione a che cosa? 77636R_0000E01_INTE_BAS@0357.pgs 15.09.2021 13:52

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna