1 ALLE ORIGINI DELLE ESPLORAZIONI GEOGRAFICHE

L Europa alla scoperta del mondo | CAPITOLO 13 1 Saliera cinquecentesca in avorio, raffigurante una caravella con un marinaio. L opera, realizzata da un artista del Benin, era destinata al mercato portoghese. La miniatura raffigura l assedio di Rodi da parte degli ottomani nel 1480 nel corso delle guerre combattute contro Venezia. La città venne difesa dai cavalieri Ospitalieri per sei mesi, finché non riuscirono a scacciare le armate nemiche. L isola sarebbe caduta in mano turca solo nel 1522. ALLE ORIGINI DELLE ESPLORAZIONI GEOGRAFICHE UNO SPIRITO NUOVO Alla fine del Medioevo il continente europeo rappresentava per i suoi abitanti, unitamente alla zona settentrionale dell Africa e ad alcune parti dell Asia, l ecumene, cioè la sola parte della terra abitata e abitabile dall uomo. Ma un insieme di fattori di tipo economico e politico oltre che culturale mosse esploratori e navigatori, sovrani e studiosi, a intraprendere ricerche e viaggi che svelarono un nuovo volto del pianeta. L Europa, o almeno la parte di essa in cui si stavano costituendo le monarchie nazionali, iniziò un processo di espansione territoriale che era anche un diretto riflesso della politica di questi Stati in via di formazione. Questo improvviso dinamismo trovava anche un forte impulso di ordine culturale nello spirito di apertura e intraprendenza portato in tutta Europa dal pensiero dell Umanesimo e del Rinascimento, con la sua concezione dell uomo come padrone del mondo (> C12). Il risultato di questo insieme di elementi si concretizzò in un grandioso disegno di dominio coloniale al di fuori dei confini del continente, che prese forma proprio in seguito alle esplorazioni geografiche. LA NECESSIT DI TROVARE NUOVE VIE La lenta uscita dalla crisi provocata dalla peste nera si era manifestata con una ripresa dei consumi e un rilancio della produzione. La necessità di accrescere le attività commerciali stimolò l esplorazione di nuovi territori dove sviluppare i traffici mercantili. Raggiunsignificava poter disporre, infatti, di maggiori risorse e più ampi gere nuove terre significav momento le aree in cui erano collocate le città più ricche mercati. Fino a quel m e fiorenti erano quelle bagnate dai mari del Nord o disposte lungo le tradizionali rotte del Mediterraneo e dell Oriente, sulle quali Vetradiziona nezia a Genova esercitavano da lungo tempo il loro primato. Tale primato era stato, tuttavia, insidiato dalla costante T avanzata dell Impero ottomano culminata, come abbiamo avan visto, con la conquista di Costantinopoli e la caduta dell Imvisto pero bizantino nel 1453 (> C9.6). L espansione ottomana si era poi consolidata, oltre che sul Mar Nero, sulla direttrice balcanica e ionica, dove Venezia deteneva importantr tti basi commerciali soprattutto nelle isole greche. Le gguerre che la Serenissima combatté contro gli ottomani tra il 1463 e il 1499 la videro alla fine sconfitta: costretta a rinunciare a gran parte dei suoi possedimenti, ebbe tuttavia la possibilità di continuare a commerciare nei porti turchi. Di fronte alla preponderanza ottomana anche Genova fu obbligata a modificare i suoi spazi commerciali orientandosi sempre più verso l Atlantico, che comunque praticava già dalla metà del Duecento con le sue rotte verso i mercati dell Europa settentrionale (> C10.2). Cercare, dunque, nuovi itinerari per individuare vie alternative a quelle consuete costituiva l unica soluzione per evitare la mediazione dei mercanti islamici, che avevano il monopolio sulle preziose merci provenienti dall India e dalla Cina. 337 77636R_0000E01_INTE_BAS@0337.pgs 15.09.2021 13:48

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna