Dai fatti alla Storia - volume 1

SEZIONE B | LA TRANSIZIONE ALLA MODERNIT Jan van Eyck, I coniugi Arnolfini, 1434. Nelle Fiandre il banchiere lucchese Giovanni Arnolfini fu un personaggio di rilievo, in grado di trattare con duchi e re. Van Eyck lo ritrasse con la moglie, Giovanna Cenami, in un opera ricca di particolari e preziosismi tecnici, come lo specchio convesso che riflette l immagine dei due protagonisti visti di spalle. Albrecht D rer, Studio di uccello, 1520. D rer studiò attentamente la natura eseguendo dal vero molti disegni di animali: insetti, piccoli mammiferi e uccelli, ma anche leoni, un tricheco e un rinoceronte. Il mutato rapporto fra uomo e Dio e fra uomo e natura ebbe effetti anche sui temi della produzione artistica: non più esclusivamente legati al mondo religioso o alla celebrazione di Dio, si aprirono anche a soggetti profani, tratti dalla mitologia classica oppure dalla storia attraverso la celebrazione delle gesta degli uomini. Personaggi come Raffaello Sanzio (1483-1520) o Michelangelo Buonarroti (1457-1564) rappresentano il culmine di una generazione di artisti di valore assoluto, la cui grandezza attrasse principi e papi che li vollero nelle loro corti. Anche fuori d Italia si distinsero figure di notevole qualità. In particolare nell area tedesca si distinse il pittore Albrecht D rer (1471-1528), apprezzato alla corte dell imperatore Massimiliano I d Asburgo. Sempre in area tedesca altri illustri pittori furono Hans Holbein il Giovane (1497-1543) e Lucas Cranach (1472-1553). Anche l area delle Fiandre visse una straordinaria stagione creativa a partire dagli inizi del Quattrocento, dando vita alla cosiddetta scuola fiamminga tra cui eccelse il pittore Jan van Eyck (1394-1441), autore di un ritratto diventato famosissimo, I coniugi Arnolfini (1434). L apprendistato di questi come di molti altri artisti dell epoca avvenne attraverso lo studio dei grandi capolavori italiani, che essi venivano a conoscere direttamente nella penisola, a lungo tappa imprescindibile per chi avesse voluto apprendere al meglio la pittura e riconosciuta come culla delle massime espressioni artistiche d Europa. LA PROSPETTIVA Un importante conquista in campo artistico, legata a un nuovo modo di percepire lo spazio e di concepire la realtà, fu lo studio scientifico della prospettiva, cioè la possibilità di rappresentare con esattezza su un piano bidimensionale la terza dimensione della profondità. Attraverso lo studio delle proporzioni geometriche e facendo convergere una serie di linee verso un unico punto di fuga corrispondente all occhio dell osservatore, l artista era in grado di ottenere una precisa resa ottica dello spazio e della profondità. La prospettiva esaltava la forza delle immagini, in particolare di quella umana a cui era assegnata, in linea con i principi della filosofia umanista, la centralità: l uomo era la misura di uno spazio naturale da lui stesso ricreato con la sua intelligenza. 310 77636R_0000E01_INTE_BAS@0310.pgs 15.09.2021 13:02

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna