APPROFONDIAMO - SOCIETÀ E ISTITUZIONI - Lorenzo Valla e la

Una nuova cultura per la modernità: Umanesimo e Rinascimento | CAPITOLO 12 Lorenzo Valla in una miniatura quattrocentesca. Codice Il latino codex, tronco , fusto indicò dapprima la tavoletta cerata utilizzata in epoca romana per la scrittura, poi l insieme di più fogli rilegati insieme. LA RICERCA DELL ORIGINALE: LA FILOLOGIA La volontà di recuperare gli autori della classicità ebbe tra i precursori due delle figure più notevoli del mondo culturale trecentesco, i toscani Francesco Petrarca (1304-74), che vedeva nello studio degli antichi la fonte da cui apprendere modelli di eleganza stilistica ed esempi di virtù morale, e Giovanni Boccaccio (1313-75), uno dei maggiori narratori del tempo. Altri scopritori del mondo classico furono due cancellieri della Repubblica di Firenze, Coluccio Salutati e Poggio Bracciolini, politici e letterati che come vedremo riversarono nell attività politica i valori della libertas da cui era animato il loro umanesimo civile. Sulla loro scia molti altri si misero alla ricerca di opere antiche nelle biblioteche dei monasteri, in cerca di copie ormai dimenticate, e si approfondì lo studio della lingua latina ma anche di quella greca, grazie al contributo di eminenti grammatici. Dallo studio attento e dal confronto tra i codici manoscritti si sviluppò la filologia, una disciplina che con metodi critici rigorosi intendeva ricostruire i testi antichi nella loro forma originale, eliminando le modifiche e gli errori introdotti durante le ricopiature. Tra i risultati dello studio filologico merita di essere ricordata l opera dell umanista Lorenzo Valla (1407-57), che riuscì a provare la falsità della cosiddetta Donazione di Costantino, da secoli utilizzata come fondamento giuridico del potere temporale dei papi: dall analisi del linguaggio e di altri aspetti Valla riuscì a dimostrare che in realtà il documento era stato scritto alcuni secoli dopo la morte dell imperatore romano (> A ). APPROFONDIAMO SOCIET E ISTITUZIONI LORENZO VALLA E LA FALSA DONAZIONE La cosiddetta Donazione di Costantino fa riferimento a una vicenda riguardante l imperatore romano Costantino I il Grande sotto il cui regno (306-37) fu concessa la libertà di culto al cristianesimo. Si riteneva che Costantino, in segno di riconoscenza per la miracolosa guarigione dalla lebbra, si fosse fatto battezzare e avesse consegnato al papa Silvestro I il potere temporale sulla città di Roma e su tutto l Occidente. Nel corso del Medioevo il documento fu ritenuto autentico e usato da numerosi pontefici soprattutto a partire dal Duecento per rivendicare il potere della Chiesa nella lotta contro l Impero. Il primo ad affrontare la questione dell autenticità della Donazione fu nel 1433 il filosofo umanista tedesco Niccolò Cusano. Uomo di vastissima cultura, aveva analizzato il testo dal punto di vista storico e filologico. Riprendendo le sue osservazioni nel 1440 Lorenzo Valla compose la sua De falso credita et ementita Constantini donatione declamatio (Discorso sulla donazione di Costantino, falsamente creduta e contraffatta) e dimostrò con una serie di argomentazioni di tipo filologico, giuridico e storico la falsità del documento, la cui stesura, visto il tipo di lingua latina usata, doveva essere ben più tarda (oggi viene situata tra il VII e il IX secolo). LE CONSEGUENZE DEL DISCORSO L opera di Valla fu ritenuta in qualche modo provocata da interessi politici, visto che egli prestava servizio presso la corte di Alfonso d Aragona, re di Napoli, in quel periodo in forte contrasto con papa Eugenio IV per questioni relative all investitura regale. Ma le sue affermazioni cominciarono ad avere comunque credito per la qualità e il rigore dell analisi. L operazione di Valla non era diretta contro la Chiesa ma contro il suo potere temporale, che aveva messo in secondo piano quel primato spirituale cui essa invece doveva mirare. L opera gli attirò molti nemici, soprattutto a Roma, ma nel 1448 Valla venne addirittura nominato segretario apostolico dal papa Callisto III. 303 77636R_0000E01_INTE_BAS@0303.pgs 15.09.2021 13:01

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna