Dai fatti alla Storia - volume 1

SEZIONE B | LA TRANSIZIONE ALLA MODERNIT Mecenate La parola deriva dal nome del consigliere di Augusto, Caio Mecenate, noto cavaliere romano protettore di letterati e artisti; indica perciò ogni protettore e benefattore di poeti e artisti. Approfondisci Lorenzo il Magni co Giorgio Vasari, Ritratto di Lorenzo de Medici, 1534. Il ritratto, dipinto molti anni dopo la morte di Lorenzo, è da ritenersi fedele perché eseguito partendo dalla maschera mortuaria realizzata appena dopo il decesso del Magnifico. Una tale situazione minacciava, d altra parte, il secondo punto chiave dell accordo, ovvero la volontà di allontanare possibili interventi di Stati esteri sul territorio italiano. In realtà gli Stati italiani restarono esposti agli assalti di eserciti stranieri e in particolare alle mire espansionistiche delle monarchie francese e spagnola, ma anche degli Asburgo dell Impero: questi vedevano in quella condizione di debolezza e frattura un occasione per mettere le mani su una terra ricca e fiorente come appariva l Italia dell epoca. Il tentativo di Milano e Napoli di rappresentare i poli di attrazione per i vari contendenti della penisola, come abbiamo visto (> C10.4), era andato incontro al fallimento per la decisa opposizione degli altri Stati. La debolezza dell impianto stabilito a Lodi si mostrò proprio sul fatto che gli Stati italiani non erano in condizione di sopportare scontri militari con le monarchie nazionali europee, perché, dovendosi affidare alle truppe mercenarie, non avevano eserciti ben armati e affidabili, né le risorse economiche erano sufficienti per attrezzarsi adeguatamente nel competere con le maggiori potenze. Anzi, questa oggettiva debolezza portò alcuni Stati italiani a invocare l intervento di qualche sovrano straniero a sostegno delle proprie ambizioni. L ABILIT DIPLOMATICA DI LORENZO DE MEDICI Negli anni successivi alla pace di Lodi si consolidarono alcune posizioni: nello Stato della Chiesa i papi tentarono di stabilizzare il proprio potere anche attraverso acquisizioni territoriali; Venezia continuò la sua politica di espansione nell entroterra; Milano acquisì sempre maggiore forza economica; Napoli si orientò verso una politica di ampio respiro nel Mediterraneo aragonese. Ma a tenere in mano le redini dell accordo fra tutti coloro che avevano dato vita alla Lega italica (1455) fu Lorenzo de Medici (1449-92), signore di Firenze dal 1469 al 1492. Uomo di cultura raffinata e poeta egli stesso oltre che mecenate, seppe raccogliere intorno a sé le personalità migliori dell arte e degli studi umanistici (> C12), lasciando un segno indelebile su Firenze e sulla Toscana, al punto da meritare il soprannome di Magnifico. Come era già avvenuto con il suo predecessore e nonno Cosimo il Vecchio, Lorenzo (proclamato con il fratello Giuliano principe dello Stato alla morte padre Piero) lasciò inalterate le istituzioni comunali, esercitando di fatto il del pad potere su Firenze grazie all accorto uso di relazioni personali e familiari. Con metodi, oltre che con la potenza finanziaria dei Medici, egli riuscì a escluquesti m dalla cosa pubblica coloro che non partecipavano a quelle relazioni o si dere da oppone opponevano alla sua famiglia. Forte della posizione raggiunta, Lorenzo poté dedicarsi ai rapporti esterni Fort competenza e indubbio attivismo. Soprattutto nelle fasi di maggiore tensiocon com politica e militare, egli seppe agire riuscendo a creare e ricucire accordi tra gli ne poli italiani allo scopo di bilanciare le forze in campo. Stati ita Gli stessi contemporanei, come lo storico fiorentino Guicciardini, apprezzaper questa capacità di sapiente tessitore delle relazioni politiche, rono Lorenzo Lo grado di intuire i movimenti e i relativi pericoli per la situazione italiana, in gra modificando opportunamente le sue alleanze per non alterare l equilibrio mo esistente. esi L CONGIURA DEI PAZZI Un grave pericolo per il delicato equilibrio LA cche Lorenzo voleva preservare si presentò quando lui e la sua famiglia ffurono vittima di una congiura ordita dai Pazzi, potente casata fiorentina avversaria dei Medici. I Pazzi organizzarono l attentato nell aprile del ti 282 77636R_0000E01_INTE_BAS@0282.pgs 15.09.2021 14:50

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna