APPROFONDIAMO - SOCIETÀ E ISTITUZIONI - La diplomazia

Stati e signorie in Italia | CAPITOLO 10 RICAPITOLANDO 1 Quali spinte disgregatrici si manifestarono nello Stato della Chiesa nel periodo della cattività avignonese ? 2 Di quale progetto si fece portatore Cola di Rienzo? Quali furono gli esiti? 3 Cosa voleva realizzare il cardinale Albornoz con le Costituzioni egidiane? 4 Che cosa pensava Machiavelli riguardo al ruolo dello Stato della Chiesa nella politica italiana? tunità di assumere una preponderante presenza nell attività politica italiana. Per un verso mostrarono la propria potenza attraverso opere artistiche e architettoniche affidate, come vedremo, ai più grandi artisti dell epoca, con l intento di dare prestigio alla sede papale e alla propria casata. Per altro verso si impegnarono ad assoldare truppe mercenarie, nel tentativo di acquisire territori e svolgere un ruolo determinante anche sul piano militare nei complessi rapporti fra gli Stati italiani, evitando che lo Stato pontificio potesse restare preda di qualche progetto egemonico. Il papato, dalla seconda metà del Quattrocento, divenne il centro intorno al quale gravitava tutto ciò che accadeva nella penisola. Ma, come già appariva evidente all acuto sguardo dello scrittore fiorentino Niccolò Machiavelli, lo Stato della Chiesa da un lato era troppo forte per consentire ad altri Stati di unificare l Italia senza il suo consenso e la sua partecipazione, dall altro era troppo debole per riuscire esso stesso in quell impresa (> F , pag. 274). Intanto, il complicato e caotico quadro politico della penisola italiana si stabilizzò per qualche tempo grazie alla pace di Lodi che, come abbiamo visto, assicurò quarant anni di parziale pacificazione a partire dal 1454. APPROFONDIAMO SOCIET E ISTITUZIONI LA DIPLOMAZIA L attività diplomatica, intesa come insieme di rapporti Attraverso accordi bilaterali, tali da garantire la tutela degli ambasciatori e la stabilità della relazione difra entità politiche mediante negoziati e ambasciatori, risale al mondo antico. Fino al basso Medioevo plomatica, si giunse a istituire una fitta rete di rapporti internazionali, con regole che si andarono definendo tali relazioni non richiedevano sistemi permanenti (sedi di ambasciate, personale specializzato e così via) sempre meglio grazie anche a specifici riti e cerimoniali. ma si concludevano con la soluzione dei singoli casi. Un radicale cambiamento avvenne intorno alla metà Con la diplomazia prese a diffondersi la stesura di atti, del Quattrocento, all epoca delle guerre fra gli Stati norme, accordi e altra documentazione scritta che è italiani, quando, in coincidenza con il venir meno della diventata una preziosa fonte di notizie per gli studi capacità di papato e Impero di fare da arbitri dei storici. conflitti, ciascuno Stato si dotò di soggetti specializzati nel condurre trattative. Il fatto di dover mantenere la pace stabilita con gli accordi di Lodi e con la formazione della Lega italica (1454-55) costrinse tutti i firmatari a tenere continui reciproci contatti per preservare l equilibrio raggiunto. Lo Stato della Chiesa e la Repubblica di Venezia eccelsero nell organizzazione diplomatica, soprattutto grazie alla lunga esperienza che potevano vantare nei contatti internazionali. Il loro esempio venne seguito anche nelle corti europee, in particolare Vittore Carpaccio, Arrivo degli ambasciatori inglesi alla corte del re di Bretagna, dal ciclo delle quelle dei nascenti Stati nazionali. Storie di sant Orsola, 1494. 273 77636R_0000E01_INTE_BAS@0273.pgs 15.09.2021 14:49

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna