Dai fatti alla Storia - volume 1

Occidente e Oriente all alba del Medioevo | CAPITOLO 0 La donazione di Costantino in un affresco romano del XIII secolo. L imperatore, giunto a Roma, offre al papa Silvestro I la tiara imperiale, simbolo del potere temporale. L incoronazione di Carlo Magno a imperatore dei Romani da parte di papa Leone III, a Roma, la notte di Natale dell 800, fu la consacrazione anche simbolica del nuovo assetto politico voluto dal sovrano franco. Con questa legittimazione Carlo poteva creare una sua area egemonica in Europa. Nello stesso tempo la sede papale poteva affermare un suo primato, anche di ordine politico, affidando ai franchi il ruolo di protettori della Chiesa e liberandosi definitivamente dalla tutela di Costantinopoli. Si è a lungo ritenuto, soprattutto nella manualistica, che la denominazione di Sacro Romano Impero si riferisse all età di Carlo Magno e alla costituzione dell Impero carolingio. In realtà si tratta di un espressione coniata dalla cancelleria dell imperatore Federico I Barbarossa (XII secolo), usata in polemica con il papato. Serviva, infatti, per legittimare e ufficializzare la formazione dell impero tedesco e delle sue estensioni italiane sulla base di una riscoperta del diritto romano favorita dallo stesso Federico I e continuata da suo nipote, l imperatore Federico II di Svevia. Comitato/Conte Entrambi i termini derivano dal latino comes, compagno del re, quindi uomo del suo seguito. Comitato è quindi il territorio sottoposto alla giurisdizione di un conte. L IMPIANTO POLITICO CAROLINGIO In seguito al notevole ampliamento territoriale conseguito, Carlo Magno si impegnò a dare al suo regno una valida struttura politica. Dal punto di visto amministrativo, il territorio fu diviso in comitati a capo dei quali erano posti i conti, provenienti da famiglie aristocratiche vicine al re, veri e propri agenti del sovrano con il compito di amministrare la giustizia e mantenere la pace. Oltre ai comitati vennero stabiliti altri distretti politici, le marche, collocate nelle zone di confine e quindi con particolari compiti di difesa militare. I funzionari preposti erano i marchesi. Figure di notevole peso nell articolazione del potere carolingio furono i missi dominici ( inviati del re ), funzionari pubblici nominati direttamente dal sovrano e che a lui solo dovevano rispondere. Le mansioni dei missi andavano dalla diffusione degli ordini regali alla vigilanza sull attività dei funzionari territoriali, per garantire l autorità regia in tutto il regno. 27 77636R_0000E01_INTE_BAS@0027.pgs 15.09.2021 14:03

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna