3 L’ITALIA CENTRALE

SEZIONE B | LA TRANSIZIONE ALLA MODERNIT 3 Donatello, David, 1408. A Firenze la figura di David, il giovane pastore che nella Bibbia uccide il gigante Golia per salvare il suo popolo, divenne simbolo della lotta per la libertà. Giorgio Vasari, Il rientro di Cosimo il Vecchio a Firenze dall esilio, 1550-60. Dopo che ebbe conseguito il potere, la storia della famiglia Medici venne esaltata pubblicamente. A Cosimo, il primo della dinastia ad affermarsi, venne dedicato un intero salone nel palazzo comunale, oggi Palazzo Vecchio o della Signoria. L ITALIA L ITAL L CENTRALE FIRENZE V VERSO LA SIGNORIA Per alcuni versi simile a quello milanese fu il che portò alla creazione della signoria a Firenze. Il comune aveva attrapercorso ch continue e aspre contese politiche sin dalla fine del Duecento con le versato con n grandi fami i famiglie aristocratiche a contendersi il potere rimasto sostanzialmente in mano alle Arti A maggiori. Da una parte i magnati e il popolo grasso, dall altra il popolo m minuto, i ceti salariati, i piccoli artigiani e i bottegai esclusi da ogni rappresenta a rappresentanza politica (> C4.1). L affermazione di un patriziato urbano costituemergenti famiglie di mercanti e banchieri aveva segnato il governo ito dalle em m della città nel n Trecento ma aveva anche rafforzato le tensioni al punto da dover politici provenienti da fuori per tentare di dare stabilità al ricorrere a soggetti s cittadino, senza però conseguire alcun esito positivo. governo citt t Nonostante gli attriti politici, Firenze stava vivendo, allora, una lunga stagioNonostaa economica accompagnata da una straordinaria vitalità culturane di prosperità prospee fatto uno dei più prestigiosi e influenti centri d Europa. Lo le che ne avevano avv dinamismo manifestato sul piano finanziario e mercantile Firenze lo distesso dinam m anche mostrò anch h sul piano delle conquiste territoriali, impadronendosi di città vie Pistoia. cine come Arezzo A Al suo interno, le dinamiche sociali erano caratterizzate da una accanita i conflittualità conflittuali i e da un sostanziale orientamento oligarchico dei rappresentanorganismi istituzionali. Dopo il tumulto dei ciompi (1378) con cui si era ti negli orga a tentata un apertura politica e istituzionale a livello popolare, Firenze tornò in mano ai potentati familiari che reagirono duramente alla rivolta escludendo dal governo della città i ceti popolari. Fino al 1434 la città fu in mano alla potente famiglia degli lbizzi, che raccolse intorno a sé il vecchio ceto dirigente e si mise a capo di una chiusa oligarchia. L ASCESA DEI MEDICI Al di là delle contese interne, Firenze continuò la sua opera di espansione territoriale nella prima metà del Quattrocento, favorita anche dall esito vittorioso conseguito come abbiamo visto contro la minaccia dei Visconti. Il comune si estese fino a Pisa (1406) e Livorno (1421), ottenendo una notevole proiezione sul mare e sui commerci marittimi. Anche nell entroterra Firenze acquisì altri territori fino a raggiungere l appennino romagnolo, stringendo un solido legame con il contado. Restavano ancora indipendenti la Repubblica di Siena e quella di Lucca. In questo contesto era cresciuta in ricchezza e potenza la famiglia dei Medici: grazie alla propria abilità mercantile e finanziaria, essa seppe cercarsi alleanze fra la piccola e media borghesia mercantile delle Arti minori, senza trascurare il consenso popolare, per porsi alla guida della città. Nello scontro con gli lbizzi emerse la figura di Cosimo de Medici, detto il Vecchio (1389-1464) che, esiliato dagli avversari nel 1433, dopo pochi mesi rientrò a Firenze diventandone di fatto signore fino alla morte, nel 1464. Cosimo, con atteggiamento prudente, instaurò quella che viene definita criptosignoria (cioè signoria nascosta, mascherata): mantenne infatti formalmente intatte le 266 77636R_0000E01_INTE_BAS@0266.pgs 15.09.2021 14:48

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna