Dai fatti alla Storia - volume 1

SEZIONE B | LA TRANSIZIONE ALLA MODERNIT L Italia dopo la pace di Lodi M eA ar dr iat ico Mar Tirreno Mar Ionio &RQ QH GHOO ,PSHUR 'RPLQL GHJOL $VEXUJR 'RPLQL GHJOL $UDJRQHVL 5HSXEEOLFD GL 9HQH]LD 5HSXEEOLFD GL *HQRYD 6LJQRULD GHJOL (VWHQVL Lo stemma del Principato di Monaco, dal Quattrocento in mano a un ramo della famiglia genovese dei Grimaldi. L obiettivo complessivo del trattato di pace era stabilire una sorta di equilibrio politico e territoriale e tacitare le armi, costose sul piano sia umano sia finanziario, impegnandosi a ricorrere alla diplomazia per risolvere le questioni aperte. La successiva creazione di una Lega italica (1455) fra i cinque più rilevanti Stati della penisola (Milano, Venezia, Firenze, il papato e Napoli) doveva essere, nelle intenzioni, lo strumento per evitare ulteriori scontri, aprendo la strada alla costruzione di un sistema militare comune in difesa sia da attacchi esterni sia da eventuali iniziative interne. Ma il progetto non ebbe la forza di durare a lungo anche perché le monarchie nazionali europee, più dotate dal punto di vista finanziario e militare, erano in condizione di aggredire chi era meno attrezzato. GENOVA E LE LOTTE FRA I PATRIZI La Repubblica di Genova godeva sin dal Duecento di una notevole posizione sul piano del commercio internazionale grazie ai numerosi possedimenti 6LJQRULD GHL *RQ]DJD nel Mediterraneo e in Oriente che le permetteva5HSXEEOLFD GL )LUHQ]H no di tenere testa alla rivale Venezia. 5HSXEEOLFD GL 6LHQD 0DUFKHVDWR GHO 0RQIHUUDWR Sul piano politico, Genova fu interessata da 0DUFKHVDWR GL 6DOX]]R continui conflitti tra le famiglie più importanCarta INTERATTIVA ti (i Doria, i Grimaldi, gli Spinola), conflitti che costituirono motivo di grave instabilità per la vita della repubblica. Nonostante ciò la città riuscì a cogliere alcuni successi militari sulle sue avversarie dirette, come avvenne nel caso di Pisa, sconfitta nella battaglia della Meloria nel 1284 (> C4.6) che consentì a Genova di acquisire una posizione vantaggiosa su tutto il Tirreno, segnando la fine della potenza della città toscana. Aumentò inoltre le sue basi commerciali in Oriente e ciò fece accrescere il flusso di denaro verso la città, al punto che divenne necessario creare specifiche associazioni finanziarie in grado di gestirlo. finanz FORZA ECO ECONOMICA, DEBOLEZZA POLITICA Poiché le lotte lot interne non accennavano a ridursi, nel 1339 la città modificò le istituzioni di governo passando passand dalla figura del capitano del popolo a del doge nel tentativo di trovare una cerquella d stabilità istituzionale. Il primo ad assumere la ta stabil carica fu Simon Boccanegra: la sua signoria durò fino aal 1344, fra varie turbolenze e lotte, menall esterno la città doveva affrontare concortre all e renti sempre più insidiosi come Barcellona, ren Marsiglia e la solita Venezia. Le lotte tra le famiglie aristocratiche, tuttavia, non si placarono, rendendo possibile l intromissione da parte di altri Stati negli 264 77636R_0000E01_INTE_BAS@0264.pgs 15.09.2021 14:47

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna