INTERPRETARE LA STORIA - G. Castelnuovo, G.M. Varanini, Il

C9 | INTERPRETARE LA STORIA > TESTO 1 | Guido Castelnuovo, Gian Maria Varanini IL COMPLESSO PERCORSO DELLA COSTRUZIONE STATALE Guido Castelnuovo (n. 1963) e Gian Maria Varanini (n. 1950) individuano gli elementi costitutivi attraverso i quali le monarchie nazionali europee si andarono modificando fra il XIV e XV secolo. Il rafforzamento degli apparati statali fu prerogativa comune alle monarchie dell epoca, ma non avvenne ovunque allo stesso modo: in alcune realtà i sovrani dovettero fare i conti con le assemblee rappresentative, i parlamenti; in altre cercarono non facili equilibri con la nobiltà e le élite urbane. Q uali dunque le analogie e le differenze [ ], gli elementi peculiari che, sul lungo periodo, distinguono, ad esempio, la Polonia dall Inghilterra, la Catalogna dalla Francia? Analogie e affinità furono innanzitutto istituzionali e corrisposero alla generale intensificazione delle strutture amministrative regie e principesche (giustizia, fiscalità, eserciti). Ovunque si svilupparono apparati di governo centrali e territoriali che comportavano il potenziamento di un gruppo amministrativo dalle caratteristiche sempre meglio definite. [ ] dunque possibile considerare la progressiva formazione di un ceto degli officiali come la prima conseguenza unitaria di un accentramento in senso monarchico delle istituzioni politiche tardo medievali? La realtà è più complessa e rinvia a un secondo tratto comune, più sociale, del processo di costruzione politica basso medievale: il consolidamento quasi parallelo dell autorità monarchica [ ] e la più netta configurazione della società politica. La necessità (spesso dovuta a ragioni militari e fiscali) di un rapporto costante fra il monarca e le varie élite presenti sul territorio da lui dominato portò al radicamento di assemblee rappresentative ( tats, Parliament, Cortes, Diete, Duma1) che a loro volta favorirono la codificazione, in certi casi pienamente giuridica (si può parlare allora di vero stato di ceti ), delle diverse componenti della società politica. [ ] Possiamo dunque dire che, nel tardo medioevo si affermò una generale tendenza al rafforzamento dei mezzi di governo regi e principeschi. Attraverso lo sviluppo di apparati amministrativi e di un loro personale specifico, essa influì sulla composizione delle varie società politiche locali, regionali e nazionali, mentre i legami con le varie corti principesche diventarono altrettanti elementi necessari all affermazione sociale. Ma al contempo si sviluppò un dialogo quasi ininterrotto fra il principe e l insieme della società organizzata. Proprio in tale contesto emersero le peculiarità delle singole realtà statuali. Fu così a seconda dei rapporti di forza fra i vari protagonisti [ ] che le forme e le modalità del processo di costruzione statale si differenziarono all interno della koinè2 ideologica e culturale dell Europa cristiana. La diversa intensità dell accentramento politico, non ancora necessariamente monarchico e nazionale [ ], poté dipendere dalla qualità e quantità delle risorse regie; dalle strutture demografiche e dalle tipologie economiche; dai vari equilibri fra supremazia nobiliare e crescita delle oligarchie urbane; dai legami fra l aumento degli apparati amministrativi e il potenziamento di centri di potere informali e cortigiani. Malgrado non poche direttrici comuni, lo sviluppo statale non era dunque, negli ultimi secoli del medioevo europeo, né lineare né tantomeno omogeneo. Processi di costruzione statale in Europa, in Storia Medievale, Donzelli, Roma 1998 1 Duma: il consiglio dei nobili (boiardi) nei principati russi. 2 koinè: affinità, comunanza. COMPRENDERE E INTERPRETARE a Quale tipo di apparato e quale ceto favorirono il rafforzamento delle monarchie? b La tesi degli autori è che lo sviluppo statale in Europa non sia stato lineare né omogeneo: perché? 77636R_0000E01_INTE_BAS@0247.pgs 15.09.2021 14:53

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna