LA FONTE - La caduta di Costantinopoli: una punizione?

SEZIONE B | LA TRANSIZIONE ALLA MODERNIT LA FONTE = ¬ ¬ ¬ ¬ ¬ Due differenti punti di vista scritti da chi era contemporaneo agli eventi della presa di Costantinopoli nel 1453: da un lato lo storico greco Michele Ducas che, riportando il sentimento dei cristiani, sembra partecipare al terrore della popolazione di fronte all assedio della capitale dell Impero romano d Oriente; dall altro il resoconto di un cronista ottomano che vede in quell evento il trionfo della fede islamica sugli infedeli. Era il 29 di maggio e dolce il sonno si posava di primo mattino sulle palpebre dei giovani e delle fanciulle. Allora l innumerevole schiera degli empi prese la strada che andava verso la Grande Chiesa. [ ] I turchi depredando, sgozzando e facendo schiavi giunsero al tempio allorquando non era ancora trascorsa la prima ora del giorno. [ ] Chi potrà narrare tanta sciagura? Chi potrà descrivere i lamenti e le grida dei bambini, i pianti e i gemiti delle madri e dei padri? Un Turco qualsiasi mette le mani addosso alla fanciulla più tenera; un altro si impadronisce di una bella monaca [ ] ma un capo gliela strappa e la trascina seco; la vittima, scarmigliata, col seno scoperto, tende le braccia invocando aiuto. Quel giorno caddero in prigionia la serva con la signora, il padrone con lo schiavo comprato [ ]. Infuriarono i rapitori, i vendicatori inviati da Dio; dopo un ora, tutta quella gente era legata, gli uomini con funi, le donne con le loro stesse vesti, e si poté vedere uscire dal tempio e dai suoi sacrari lunghe, interminabili file di prigionieri come branchi e greggi di pecore. Piangevano, gemevano, e nessuno vi era a compassionarli. La caduta di Costantinopoli, a cura di A. Pertusi, II, Mondadori, Milano 1976 Il principe sovrano di Istanbul fu coraggioso e non chiese grazia. I sacerdoti dicevano che, secondo quanto era scritto nei vangeli, la città era inespugnabile. Confidando nelle loro parole, fece sistemare cannoni e moschetti su ogni lato per difendere le torri. Asserragliandosi all interno della torre, i suoi uomini vaneggiavano. Dio non voglia, bestemmiarono il riverito nome del profeta e pronunciarono parole invereconde. Per punire il loro orgoglio, Dio onnipotente portò su di loro la rovina. Con sommo ardore il sultano Mehmed [ ] ordinò il saccheggio. [ ] Trucidati gl infedeli che le occupavano, [i soldati] penetrarono nella città. La misero a ferro e fuoco. S impadronirono del denaro e dei possedimenti dei nemici e ridussero in schiavitù i loro figli. B. Lewis, Europa barbara e infedele, Mondadori, Milano 1983 Il riferimento è ai soldati ottomani (definiti empi dal punto di vista dei cristiani) che stanno recandosi a profanare il tempio di Santa Sofia, la basilica di Costantinopoli. Ormai l attacco è alle fasi decisive: l assedio, avviato da tempo, ha portato l esercito a varcare le porte della città ed è iniziata la depredazione di persone e ricchezze. Lo sgomento del narratore di fronte alla violenza dell esercito nemico fa emergere che non c è alcun trattamento differenziato tra il signore e il servo, tra il ricco e il povero. La devastazione è descritta con toni biblici e apocalittici; si abbatte come una piaga divina vendicatrice e i prigionieri sono pecore al macello. Il riferimento è all imperatore bizantino Costantino XI Paleologo morto combattendo. Il cronista, interpretando il sentimento comune islamico, coglie, nelle imprecazioni dei cristiani contro il nome di Maometto, un atto di bestemmia meritevole della punizione divina e della definitiva caduta della città. La punizione, espressa con toni sconvolgenti ma nello stesso tempo celebrativi, rende giustizia, secondo l autore, ai nuovi conquistatori che possono impossessarsi delle ricchezze dei cristiani sottomettendoli. INTERROGHIAMO LA FONTE 1 A quali descrizioni ricorre il primo autore per rendere più efficace lo sdegno verso la brutalità dei conquistatori ottomani? 2 Quale motivazione religiosa è riportata nel secondo documento come segno della imminente sconfitta dei cristiani? 246 77636R_0000E01_INTE_BAS@0246.pgs 15.09.2021 14:53

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna