APPROFONDIAMO - PERSONAGGI - Caterina da Siena

SEZIONE B | LA TRANSIZIONE ALLA MODERNIT Il periodo avignonese costituì, comunque, per la Chiesa un momento di rafforzamento del papato dal punto di visto politico, come molti studiosi oggi sostengono rivedendo il giudizio negativo che solitamente se ne è dato. Lontano da Roma, dove il clima era reso pesante dagli scontri tra famiglie nobiliari sempre in lotta per accedere al potere pontificio, senza le minacce e i torbidi che avvenivano nel centro della cristianità, i papi poterono dedicare la loro attenzione al consolidamento dell istituzione di governo. Sotto il controllo della corona francese, la corte papale si preoccupò essenzialmente di organizzare un efficiente sistema amministrativo e un articolata struttura finanziaria in grado di far affluire continue entrate nelle casse pontificie. Fu avviato un processo di accentramento dei poteri nella figura del APPROFONDIAMO PERSONAGGI CATERINA DA SIENA Tra le figure religiose di maggior rilievo del Trecento spicca, anche per il ruolo pubblico assunto, quella di Caterina da Siena (1347-80). La sua appare una storia esemplare: ventitreesima figlia di un tintore, Iacopo Benincasa, era di umili origini; fin da piccola ebbe visioni per cui decise di restare vergine e dedicare la vita a Dio. Malgrado l opposizione della famiglia, a sedici anni fu accolta nel terzo Ordine domenicano, continuando a vivere nella casa paterna, dove si era ricavata una piccola cella. Condusse una vita di sacrifici, riducendo al minimo l alimentazione. Si imponeva anche durissime penitenze, flagellazioni e digiuni: la sua leggenda racconta che per cinquanta giorni si fosse nutrita soltanto dell ostia che riceveva quando si comunicava. Ebbe molte estasi e visioni. Caterina svolse anche un intensa attività pubblica: si dedicò alle opere di carità, assistendo i poveri e gli ammalati e impegnandosi per una profonda riforma della Chiesa. Nel 1376 si recò in Francia, ad Avignone, e pregò con insistenza Gregorio XI di bandire una crociata in Terrasanta e di riportare la pace in Italia, trasferendo di nuovo la sede papale a Roma. Insieme a un altra donna, la mistica santa Brigida di Svezia, Caterina ebbe un ruolo importante nell indurre i papi a lasciare la sede di Avignone. Caterina visse circondata da molti devoti a cui dettava i suoi pensieri e le sue lettere, frutto dei messaggi che affermava provenirle direttamente da Dio. Religiosi e laici si rivolgevano a lei per ricevere consigli. Solitamente Caterina viene presentata con in mano il giglio, simbolo di verginità, e il libro, simbolo della sua dottrina e dell amore di Dio. Caterina, sfinita dalle penitenze, concluse la sua vita nel 1380, a 33 anni (l età di Cristo), in fama di santità. Fu sepolta a Roma, ma il desiderio della città natale di conservarne una reliquia portò allo smembramento del suo corpo: oggi nella basilica senese di San Domenico sono conservati la testa e un dito. Fu proclamata santa nel 1461 e il suo culto, già diffuso, conobbe un grande sviluppo. Insieme con san Francesco, Caterina è patrona d Italia ed è stata dichiarata Dottore della Chiesa nel 1970. Una leggenda racconta che, mentre pregava, avesse ricevuto delle stimmate invisibili: un miracolo considerato con sospetto, riconducibile al bisogno dei domenicani di opporre a san Francesco un proprio santo segnato . Approfondisci gtvp.it/21storia01-21 206 77636R_0000E01_INTE_BAS@0206.pgs 15.09.2021 15:38

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna