Dai fatti alla Storia - volume 1

SEZIONE B | LA TRANSIZIONE ALLA MODERNIT La cattura di Bonifacio VIII in una miniatura trecentesca. La tradizione vuole che il papa fosse stato anche percosso, tanto che la vicenda venne denominata lo schiaffo di Anagni . Pare che ciò non sia mai avvenuto, ma sicuramente il pontefice venne tenuto prigioniero per qualche giorno da un consigliere del re di Francia, Guglielmo di Nogaret, 1309-77 Trasferimento della sede papale ad Avignone QUANDO Bolla Documento emesso dal papa o dall imperatore, autenticato dal sigillo e da un bollo (in latino bulla) di piombo o d oro. Come altri documenti papali, le bolle prendono il nome dalle prime parole del testo. Conclave Riunione plenaria dei cardinali per eleggere il nuovo pontefice. Decima Decima parte del raccolto o di altro reddito, che veniva versata al signore oppure alla Chiesa per il sostentamento del clero. Mondanizzazione L attenzione sempre maggiore agli aspetti materiali ( mondani ) a danno di quelli spirituali. Questi, salito al trono nel 1285, stava perseguendo un disegno di rafforzamento della corona francese (> C3.2) e non era più disposto a consentire al papa di intervenire nelle questioni politiche interne al proprio regno. Il dissidio ebbe origine quando Filippo decise di imporre una tassa anche al clero francese e si aggravò quando il re pretese di processare un vescovo in un tribunale regio anziché in quello ecclesiastico riservato ai religiosi. A quel punto lo scontro divenne aspro: da un lato Bonifacio, del tutto contrario a cedere i privilegi e i poteri riservati alla Chiesa, dall altro Filippo, ben deciso a estendere la giurisdizione statale anche alla sfera ecclesiastica. In una bolla del 1302, la Unam Sanctam (> F ), il pontefice sostenne che sia la sfera spirituale sia quella temporale erano poste sotto l ala universale della Chiesa e che spettava a essa e quindi al papa indirizzare e giudicare il potere politico dei re. Per chi si fosse opposto era prevista la scomunica. Di fronte alle posizioni intransigenti di Bonifacio VIII, Filippo IV contrattaccò accusando il pontefice di simonia e facendolo dichiarare eretico dai cardinali francesi, schierati con il sovrano in difesa della propria autonomia. Deciso a sottoporre il papa a giudizio, nel 1303 il re inviò a Roma degli emissari con un piccolo esercito. I francesi, con l appoggio dei Colonna, nobile famiglia romana avversa a Bonifacio, assediarono il papa ad Anagni e lo catturarono, con l intenzione di portarlo a Parigi. Bonifacio venne presto liberato dagli abitanti di Anagni, ma morì poco dopo, provato dall insulto subito. LA CATTIVIT AVIGNONESE La reazione energica di Filippo IV fu una notevole dimostrazione di forza e la sua determinazione giunse al punto di condizionare le successive elezioni alla cattedra di Pietro. Dopo il brevissimo pontificato di Benedetto XI, nel 1305 i cardinali riuniti in conclave orientarono la loro scelta sul vescovo francese Bertrand de Got, che prese il nome di Clemente V (1305-14). Dopo soli quattro anni, nel 1309, il pontefice decise di spostare la sede papale ad Avignone, in Provenza, dimostrando così che la Chiesa era ormai posta sotto la tutela della monarchia francese. Fino al 1377 i papi risiedettero ad Avignone e furono sempre scelti fra i cardinali francesi sotto il controllo della corona, quasi ne fossero prigionieri: non a caso per indicare questo periodo si è parlato di cattività avignonese . L espressione, probabilmente coniata dal poeta Francesco Petrarca che in quel periodo dimorava in quella città, faceva riferimento alla biblica cattività (dal latino captivitas, prigionia ) babilonese, cioè la deportazione in Mesopotamia subita dal popolo di Israele nel VI secolo a.C. LA CORTE PAPALE Immersa in uno sfarzo che faceva gridare allo scandalo per l avidità e l immoralità dei suoi componenti, la corte papale accrebbe le richieste di contributi, oboli e ogni forma di entrata, dalla vendita di indulgenze e delle cariche ecclesiastiche alle decime, che divennero il più importante gettito fiscale. Questo processo di mondanizzazione, e la conseguente perdita di credibilità e autorevolezza spirituale, era sotto gli occhi di tutti: personaggi della cultura, quali Dante (nel Purgatorio) e Petrarca (nelle Epistole), e figure vicine alla pratica evangelica, come Caterina da Siena (> A , pag. 206), richiamarono la necessità di una riforma morale e di un ritorno alla sede apostolica originaria. 204 77636R_0000E01_INTE_BAS@0204.pgs 15.09.2021 15:38

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna