Dai fatti alla Storia - volume 1

Trasformazioni economiche e mutamenti sociali | CAPITOLO 7 Ildegarda di Bingen durante una visione mistica, miniatura del XII secolo. Nel 2012 la santa è stata dichiarata Dottore della Chiesa. Badessa Corrispondente femminile dell abate, è la persona che occupa il grado più elevato ( superiora ) di un monastero femminile. Carisma Capacità di esercitare una forte influenza sugli altri, ottenuta grazie a particolari doti e forte personalità. Terzo Ordine Nei grandi ordini religiosi, accoglieva i laici che, non potendo entrare nel primo Ordine (maschile) o nel secondo (femminile), seguiva una terza regola approvata dalla Chiesa, vivendo sia nel mondo (terziari secolari) sia in comunità. RICAPITOLANDO 1 Quali erano le basi della cultura misogina della Chiesa altomedioevale? 2 Con quali criteri erano organizzati i matrimoni nel basso Medioevo? 3 In quale ambito fu possibile per le donne trovare riscatto tra il Duecento e il Quattrocento? mestiere avevano assunto anche funzioni legislative, questo significava anche l impossibilità di accedere a cariche pubbliche. In ogni caso nel libero comune le leggi erano elaborate da uomini, senza alcun contributo femminile. Solo in alcuni casi le donne erano accolte come apprendiste e solo per lavori ritenuti prettamente femminili, con remunerazioni più basse rispetto agli uoQu mini. Quest ultima situazione portò non pochi imprenditori a preferirle come m mano d opera a buon mercato, e lo stesso fecero i proprietari terrieri: tutti, per i loro interessi, ebbero pochi scrupoli nello sfruttamento del lavoro femminile. LE RELIGIOSE La condizione di inferiorità e di soggezione nei confronti dell uomo trovò uno spazio di riscatto nella vita consacrata, ovvero nella scelta del convento e dell abito monacale, una strada che soprattutto fra il Duecento e il Quattrocento ebbe notevole seguito. In particolare le famiglie nobili indirizzarono le figlie sin da giovanissime a diventare monache e questa scelta, per quanto spesso forzata, divenne per loro l opportunità di ricevere un istruzione e una formazione culturale con cui acquisire una certa elevazione personale e sociale, e in alcuni casi anche una certa autonomia. Le figlie delle famiglie più potenti erano destinate al ruolo di badesse e potevano assumere incarichi di un certo livello sia nella gestione dei patrimoni del convento sia nelle decisioni religiose. Un esempio può essere la figura di Ildegarda di Bingen (1098-1179). Preso giovanissima il velo monacale, si occupò fra le altre cose di teologia, filosofia e scienze naturali. Fondò e diresse un monastero e intrattenne rapporti epistolari con vescovi, papi, principi e imperatori (con Federico I Barbarossa arrivò ad avere un duro scontro politico). Fu autrice di numerose opere, soprattutto di carattere mistico. Nelle sue pagine si coglie il rigetto dell idea dell inferiorità della donna: vi si afferma infatti che «l uomo è stato creato per la donna e la donna per l uomo , proponendo un ideale di reciprocità , se non di parità, sicuramente troppo precoce per la sua epoca. Al misticismo furono legate altre esperienze importanti, sempre all interno del mondo religioso femminile. Questa forma di religiosità, basata sul rapporto diretto con Dio attraverso visioni e rivelazioni e spesso ai confini con l eresia, era vista con sospetto dalla Chiesa, che però doveva a volte fare i conti con personalità dotate di grande carisma. In Italia il misticismo si sviluppò soprattutto nell area centrale della penisola. Qui, in coincidenza con l affermazione dei comuni, si stava diffondendo un nuovo concetto di santità: dall ascetismo delle austere figure dei santi eremiti si passava a un idea di santità vissuta nel mondo urbano, nella pratica di una religiosità concreta al fianco di poveri e malati. Molte donne seguirono questa rinnovata dimensione religiosa, riuscendo anche ad assumere posti significativi nella società. Un importante ruolo in tal senso ebbero gli Ordini mendicanti (francescani e domenicani > C5.5) che, oltre a proporre una sensibilità religiosa più aderente alle esperienze quotidiane, istituirono il cosiddetto terzo Ordine . Qui potevano entrare, senza essere obbligati a diventare preti o suore, i laici anche sposati che si sentivano vicini agli ideali e alle pratiche dell Ordine, impegnandosi a viverli nella vita quotidiana, in famiglia e nella società. Non furono poche le figure femminili che espressero con intensità la partecipazione alla vita religiosa, realizzando opere di misericordia e di soccorso al prossimo, da cui ebbero origine servizi di assistenza importanti per la comunità civile. 193 77636R_0000E01_INTE_BAS@0193.pgs 15.09.2021 15:42

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna