LA FONTE - La donna secondo un predicatore

Trasformazioni economiche e mutamenti sociali | CAPITOLO 7 LA FONTE La donna secondo un predicatore La cultura misogina, espressa sin dall antichità, attribuiva alla figura femminile una condizione inferiore rispetto all uomo. Il cattolicesimo medievale riprese e sviluppò quella visione. Il domenicano Umberto da Romans (1193-1277), autore di uno scritto destinato ai predicatori, si occupa in questo brano della donna, vista nei vari ruoli di moglie, fanciulla, meretrice. A tutte le donne. [Il Signore] non formò la donna dalla parte bassa dell uomo, cioè dai piedi, perché egli non l avesse come serva, ma la formò dalla parte mediana dell uomo, cioè dalla costola del fianco, perché l avesse come compagna [ ]. Inoltre le donne non devono essere né sfrontate né frivole ma pudiche e vestite con modestia [ ]. Come dice di alcune Paolo nella prima lettera a Timoteo al capitolo V, non devono poi parlare troppo, ma per lo più tacere. [ ] Non devono stare in ozio, ma avere sempre qualcosa da fare. Una donna forte non mangia il pane senza far nulla, sta scritto nell ultimo capitolo dei Proverbi. Alle fanciulle o alle adolescenti laiche. [ ] queste fanciulle, soprattutto quando sono figlie di genitori ricchi, devono apprendere volentieri [ ]; infatti sono in grado di recitare al momento giusto il Salterio [i Salmi] [ ] o le altre orazioni che si devono dire a Dio. [ ] Le fanciulle non devono perciò occuparsi della bellezza del loro abbigliamento [ ]; devono guardarsi dalle frivolezze che ci sono nei canti e nelle danze e in cose simili [ ]. Davanti a ogni genere d uomo devono ritrarsi spaventate. Che non si presentino mai da sole davanti a un uomo [ ]. Alle donne povere nei piccoli villaggi. Si noti che di solito queste donne sono molto favorevoli ai sortilegi per sé, per alcune particolari circostanze, per i figli ammalati, per proteggere i loro animali dai lupi e per cose simili. Fra questo tipo di donne ce ne sono alcune che credono facilmente a tali cose e queste sono simili a Eva. [ ] Ce ne sono altre che fanno queste divinazioni a scopo di lucro [ ]. Accade frequentemente in questi villaggi che queste donne siano provocate da alcuni ai peccati della carne, e questo accade tanto più frequentemente quando le pubbliche meretrici non vi si trovano d abitudine; siano dunque maledette quando consentono al peccato. Peccano infatti mortalmente quando peccano con un qualsiasi laico, più mortalmente con un chierico [ ]. Prediche alle donne del secolo XIII, a cura di C. Casagrande, Bompiani, Milano 1978 L autore riprende qui una nota interpretazione dell epoca secondo cui la donna fu fatta dalla materia più nobile dell uomo, destinata ad essere sua compagna e non serva. Dopo aver ricordato che, in virtù dei doni ricevuti da Dio, le donne devono dedicarsi ad amarlo, il domenicano riprende i testi sacri come fondamento per stabilire le regole comportamentali delle donne secondo una visione che le vuole dimesse e dedite alle attività domestiche. L accettazione della figura femminile sul piano sociale passava per il rispetto di alcune fondamentali regole di comportamento. Alle donne di un certo rango è richiesto di non lasciarsi andare a passatempi: in particolare non lasciarsi tentare dagli uomini. Le donne di condizione umile e povera sono trattate al pari delle streghe pronte a ogni sortilegio, quasi per un loro naturale attributo a farsi facilmente incantare da un eccessiva disposizione alla credulità - proprio come Eva nel paradiso terrestre - che le allontana dalla fede nella Chiesa. Il passaggio dalla condizione di povertà all uso del corpo femminile per ottenerne guadagni peccaminosi costituisce l ulteriore sviluppo di una visione che tende a individuare nella donna la radice del peccato. INTERROGHIAMO LA FONTE 1 Su quali basi l autore indica quali devono essere le virtù femminili: non essere frivole, ma pudiche; non parlare eccessivamente; dedicarsi al lavoro? 2 Quali sostanziali differenze di atteggiamento si notano, nelle parole del frate domenicano, nella considerazione delle donne di rango superiore rispetto alle donne povere? 191 77636R_0000E01_INTE_BAS@0191.pgs 15.09.2021 15:42

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna