5 LA CONDIZIONE FEMMINILE

SEZIONE B | LA TRANSIZIONE ALLA MODERNIT 5 Secondo un antica leggenda il vecchio Aristotele, che aveva messo in guardia il giovane Alessandro Magno contro le malizie delle donne, si innamorò di una bellissima fanciulla, al punto da accettare di farsi cavalcare come un asino. L astuzia e il potere seduttivo femminile potevano dunque vincere anche il più avveduto degli uomini. Padri/Dottori della Chiesa Autori dei primi secoli del cristianesimo, considerati autorità in materia di fede. Viene invece riconosciuto Dottore della Chiesa chi in qualsiasi epoca si è distinto per conoscenza delle cose sacre. Misogino Dal greco ¬ e ¤ ¡ , indica, chi ha avversione per le donne o per il genere femminile in generale. Il peccato originale, rilievo del XII secolo. LA CONDIZ CONDIZIONE FEMMINILE UNA PESANTE ER EREDIT CULTURALE Nella quasi totalità dei casi, gli eventi e processi storici fin qui esaminati vedono protagonisti degli uomini: le donne sembrano escluse dalla storia e solo raramente compaiono con ruoli attivi. In d realtà ovviamente le l donne svolgevano numerose attività sia nel mondo agricolo sia nei centri urbani. Ma a parte alcune eccezioni, non era loro riconosciuto urb un ruolo sociale perché la loro condizione era ritenuta inferiore a quella dell uomo. Questa situazione aveva radici antiche. Nel IV secolo a.C. il filosofo gresitu co Aristotele sostenne che esisteva una diversità biologica e naturale fra s i due sessi: nella ne procreazione l uomo svolgeva un ruolo attivo, la donna uno passivo, per cui l uomo aveva diritto di preminenza sulla donp na, ritenuta inferiore anche per capacità razionali e perché non in r grado di dominare gli istinti. Queste idee ebbero largo seguig to nelle società antiche in particolare di cultura greco-latina e mediterranea, per giungere fino al pensiero cristiano, ignorando la dimensione e la dignità che Gesù riconosceva alle donne, come attestano vari passi dei Vangeli. Nell epoca tardoantica e altomedievale molti Padri e Dottori della Chiesa (Agostino, Ambrogio, Giovanni Crisostomo e altri) posero al centro della loro riflessione la lotta al peccato e alle tentazioni della carne. La figura della donna fu colpevolizzata ricorrendo al testo biblico in cui si racconta che Eva la prima donna aveva disobbedito a Dio e indotto l uomo a fare altrettanto, provocando la caduta dell umanità nel peccato originale. Alla donna fu attribuita la colpa di tentare l uomo all atto sessuale e perciò fu definita porta del peccato e strumento del diavolo . La verginità e la castità vennero indicate come elementi basilari verso la santità, squalificando il matrimonio rispetto alla vita casta: per le donne fu definita una sorta di gerarchia di valori che vedeva al primo posto la vergine, quindi la vedova, infine la madre. Questa concezione misogina venne rinsaldata nel corso del Medioevo dalla forza acquisita dal monachesimo. I monaci, esaltando la propria scelta di castità, vista come condizione spirituale perfetta, tendevano a imporre a tutta la società un modello di vita che lodava l astinenza dalla sessualità. Il matrimonio era considerato come un rimedio alla concupiscenza, per far sì che l uomo (il maschio) non perdesse la sua anima rincorrendo i piaceri sessuali. Nella vita sociale alla donna spettava il solo scopo della procreazione, per cui doveva accettare un ruolo di subordinazione ed emarginazione. Riprendendo Aristotele, Tommaso d Aquino nel XIII secolo (> C5.5) sostenne che la donna, peccaminosa per natura, era inferiore all uomo non soltanto nell uso della ragione ma addirittura nell anima. Quale modello fondamentale di salvezza venne sempre più esaltata l immagine di Maria Vergine, madre di Cristo, contrapposta a quella di Eva, portatrice del peccato. Ma non fu sufficiente a riabilitare quella delle donne: praticamente tutta la cultura medievale, da quella giuridica e letteraria a quella dei teologi e dei predicatori, confermò l inferiorità spirituale, morale e sociale della donna (> F ). 190 77636R_0000E01_INTE_BAS@0190.pgs 15.09.2021 15:42

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna