LABORATORIO - DAI FATTI ALLA STORIA - Visioni della peste

DAI FATTI ALLA STORIA APPRENDERE E LAVORARE CON METODO STORICO Attraverso una lettura analitica delle fonti storiche (scritte e iconografiche) proposte, potrai avere un quadro complessivo dell argomento oggetto del laboratorio. Il lavoro che farai su di esse ti consentirà di: reperire informazioni ordinare e sistematizzare le fonti cogliere analogie e differenze assegnare il valore pertinente a ogni documento rielaborare le informazioni individuare nessi e relazioni tra le fonti Ciò ti permetterà di: contestualizzare gli argomenti facendo i dovuti approfondimenti In questo modo potrai: esprimere valutazioni e motivare le scelte formulare ipotesi individuare collegamenti con ulteriori fonti dare un quadro interpretativo chiaro in modo argomentato A questo punto potrai assumere un punto di vista personale e utilizzare categorie storiche per un esposizione orale o un elaborazione scritta che ricostruisca la problematica storica affrontata con un lessico appropriato. VISIONI DELLA PESTE La peste che colpì l Europa tra il 1347 e il 1351 era giunta dall Oriente con le navi genovesi che provenivano dalla Crimea. Il morbo imperversò e uccise più di un terzo della popolazione del Vecchio continente, con gravi conseguenze per tutte le categorie sociali. Si presentano qui alcune fonti, scritte e iconografiche, drammatiche testimonianze delle situazioni che la popolazione dell epoca fu costretta a fronteggiare: dai tentativi messi in atto per difendersi dal morbo alle conseguenze materiali e morali che derivarono dalla diffusione dell epidemia. 1 LEGGERE LE FONTI A L arrivo del morbo Il cronista siciliano Michele da Piazza riferisce dell arrivo della peste a Messina nel 1347, portata dalle navi genovesi. Dalla descrizione è possibile comprendere la velocità di diffusione del morbo, contro cui le popolazioni non avevano valide forme di prevenzione e di difesa. Al principio di ottobre dell anno [ ] 1347 dodici galee1 genovesi [ ] entrarono nel porto di Messina. Le loro ossa portavano una malattia così virulenta2 che chiunque avesse parlato con loro era afferrato da un morbo mortale che in nessuna maniera poteva evitare la morte Come gli abitanti di Messina si accorsero che questa morte improvvisa veniva dalle navi ge1 galee: navi militari novesi, essi in tutta fretta ordinarono loro di uscire dal porto e dalla città. Ma il male rimase o da trasporto, a remi e causò un pauroso scoppio di mortalità Quando la catastrofe ebbe raggiunto il suo culmie a vela. 2 virulenta: dotata di ne i messinesi decisero di emigrare. [ ] Ma la fuga non fu di molto vantaggio. La malattia si attaccò ai fuggitivi e li accompagnò ovunque essi si rivolsero in cerca di aiuto. violenza aggressiva. Morire di peste: testimonianze antiche e interpretazioni moderne della peste nera del 1348, a cura di O. Capitani, Patron, Bologna 1995 164 77636R_0000E01_INTE_BAS@0164.pgs 15.09.2021 13:32

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna