Dai fatti alla Storia - volume 1

SEZIONE A | RINASCITA E CRISI DELL EUROPA MEDIEVALE Rapporto fra superficie agraria e popolazione (in milioni). Periodo Superficie agraria 1000-1300 in espansione 1300-1450 in diminuzione La quantità di cibo prodotta non poteva più soddisfare la domanda proveniente da una popolazione in continua crescita. L equilibrio fra risorse e bocche da sfamare era dunque giunto al punto di rottura: l agricoltura bassomedievale aveva raggiunto il suo limite strutturale. Da ciò derivarono conseguenze a cascata : le ridotte risorse alimentari influirono sui tassi di crescita della popolazione, sia Popolazione per l aumento della mortalità (una cattiva alimentazione espone maggiormente alle malattie) sia per la minore fertilità (copda 42 a 88 pie con forti deficit alimentari hanno una minore possibilità di da 88 a 60 successo nel procreare). I RAPPORTI ECONOMICI NELLE CAMPAGNE: PROPRIETARI IN CRISI Un ulteriore fattore che intervenne a determinare la crisi economica fu il tipo di rapporti che esistevano a livello economico fra signori e contadini. I nobili proprietari terrieri non erano soliti investire nel miglioramento delle loro proprietà e questa tendenza si aggravò quando molti di loro si trasferirono nelle città (> C4.1), rinunciando alla gestione diretta delle terre e limitandosi a riscuotere le rendite che derivavano dal lavoro di coloni e affittuari. Anzi, per sostenere gli alti costi della vita cittadina i signori cercarono sempre più spesso di trasformare in denaro le corvées e gli altri canoni che i contadini erano solitrasfor ti pagare in natura, andando a peggiorare le condizioni dei braccianti, costretti spesso ad abbandonare le terre. Un nobile con il falcone e una contadina al lavoro nei campi, miniatura trecentesca. Inurbamento dei signori Aumento dei canoni E CONTADINI IN FUGA In molti casi l effetto fu un emorragia di contadini che cercarono in città quei mezzi di sostentamento sempre più scarsi nelle campagne. Molti spazi coltivabili furono abbandonati e tornarono incolti, contribuendo al calo della produttività. Ciò non significò il completo mutamento del panorama sociale delle campagne, visto che la popolazione restava in ogni caso in larghissima parte agricola (e lo sarebbe rimasta ancora per diversi secoli), ma un agricoltura estensiva come era quella medievale richiedeva comunque molta manodopera, perciò questi spostamenti ebbero importanti conseguenze nella struttura sociale ed economica dell intero continente. La carenza di manodopera costrinse i signori a trovare nuova forza lavoro offrendo canoni più bassi e salari più elevati. I maggiori costi andavano però a incidere sulle rendite dei proprietari che di conseguenza investirono sempre meno sulle proprie terre, con un ulteriore peggioramento della produzione agricola. E ancora maggiore fu l afflusso di abitanti della campagna verso i centri urbani, in un perverso circolo vizioso. Il calo delle rendite agrarie ebbe anche un altro effetto: la crescita dei prezzi dei prodotti agricoli, che provocò un ulteriore peggioramento delle condizioni di vita dei ceti più deboli. Accadeva infatti che le minori rendite, dovute ai cattivi raccolti, facevano crollare l offerta di un determinato prodotto e di conseguenza si accrescevano i prezzi, visto che la domanda era più alta. Calo delle rendite per i contadini Inurbamento dei contadini Calo delle rendite per i signori Abbassamento dei canoni Minori investimenti Peggioramento della produzione 148 77636R_0000E01_INTE_BAS@0148.pgs 15.09.2021 13:30

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna