Dai fatti alla Storia - volume 1

La formazione dei comuni e la lotta con l Impero | CAPITOLO 4 QUANDO 1154 Dieta di Roncaglia: Federico I contro i comuni italiani Dieta Assemblea con funzione di parlamento, anticamente presso alcuni popoli germanici e in seguito anche nel Sacro Romano Impero. Il nome proviene dal latino medievale dieta, derivato da dies, giorno , che ricalca il germanico Tag, con lo stesso significato: il nome dieta/Tag indicava infatti la giornata dedicata allo svolgimento dell assemblea. Barbarossa (Rotbart) con i figli, miniatura del XII secolo. A quel punto l attenzione dell imperatore si rivolse all area italiana, con l intento di ripristinarvi il controllo imperiale. Federico fu favorito, nella sua azione, dalla richiesta di sostegno fattagli da alcuni comuni lombardi, ostili ai tentativi di espansione di Milano, intenzionata a realizzare una propria egemonia nell area padana. Anche il papa Adriano IV (1154-59) aveva sollecitato l aiuto dell imperatore perché si trovava in seria difficoltà a Roma, dove nel 1145 si era insediato al potere un governo comunale guidato dal monaco Arnaldo da Brescia, fustigatore della corruzione della Chiesa e per questo scomunicato come eretico. Un terzo motivo era costituito dalla crescente forza del regno normanno nel Sud Italia, regno mai riconosciuto come legittimo dall imperatore. Federico scese in Italia nel 1154 con il chiaro intento di riappropriarsi dei poteri che i comuni gli avevano sottratto. Convocò, allo scopo, un assemblea, la dieta di Roncaglia (1154), in cui riunì feudatari e rappresentanti dei comuni stabilendo l annullamento di tutte le regalìe che questi ultimi avevano usurpato. Inoltre ridimensionò le ambizioni di Milano, distruggendo la sua alleata Tortona. Ristabilì, poi, il potere pontificio a Roma facendo catturare e consegnare al papa Arnaldo da Brescia, che venne prima impiccato e poi bruciato (1154). IL RICONOSCIMENTO DELL AUTORIT IMPERIALE Alcuni anni dopo, l imperatore fece ritorno in Italia per una seconda spedizione (1158-62) allo scopo di dare definitiva soluzione all opera che aveva avviato. Convocò una seconda dieta, sempre a Roncaglia, e questa volta chiese l assistenza di alcuni giuristi dello studio di Bologna, la prima università che si era costituita in Europa, affinché trovassero un fondamento giuridico alle sue rivendicazioni contro i comuni. Fu in questa occasione che la cancelleria dell imperatore cominciò a utilizzare la denominazione di Sacro Romano Impero con l intento di legittimare l unione imperiale della parte germanica e di quella italiana (> C0.5). Gli studiosi, ispirandosi al diritto romano, nel documento Constitutio de regalibus (Costituzione sulle regalìe, 1158) stabilirono il principio secondo cui il volere del principe ha forza di legge e l imperatore è la fonte della legge. Secondo tale parere, le regalìe erano attributo specifico dell imperatore: da lui, quindi, derivava la concessione alle autorità locali dei poteri, altrimenti privi di fondamento. Non era sufficiente il ricorso alla consuetudine (come pretendevano i comuni) per esercitare il potere. LO SCONTRO CON LA LEGA LOMBARDA E IL PAPA Il primato universale dell imperatore, ribadito a livello giuridico, non poteva però incontrare il favore del papa. Lo scontro fra papato e Impero si rinnovò, infatti, in occasione dell elezione del nuovo pontefice (1159): Federico I sostenne un suo candidato (poi divenuto antipapa con il nome di Vittore IV) ma venne eletto il nuovo papa Alessandro III (1159-81), che scomunicò sia l imperatore sia il suo protetto e cercò, in aggiunta, l alleanza con quei comuni lombardi che avevano preso posizione contro le decisioni imperiali. Di fronte a questa potenziale minaccia Federico lanciò la sua controffensiva. Colpì in modo esemplare Crema (1160) e Milano (1162) distruggendole. Gli altri comuni avvertirono il pericolo e, superando le consuete rivalità, decisero di riunirsi: nel 1167 si costituì a Pontida la Lega lombarda che incorporò un prece- 107 77636R_0000E01_INTE_BAS@0107.pgs 15.09.2021 14:54

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna