Dai fatti alla Storia - volume 1

La formazione dei comuni e la lotta con l Impero | CAPITOLO 4 In Italia la contrapposizione tra i due schieramenti, chiamati rispettivamente guelfi e ghibellini, si era innestata sull esperienza comunale: la volontà come vedremo da parte degli Hohenstaufen di imporre nuovamente il potere imperiale aveva portato molte città a schierarsi con il papa, in difesa della propria autonomia. All inizio del XIII secolo il comune ghibellino di Firenze aveva come stemma un giglio (in realtà un iris) bianco su fondo rosso. Quando i guelfi presero il potere, mantennero il simbolo ma invertirono i colori. Entrambi gli stemmi sono oggi presenti sulla facciata di Palazzo Vecchio. IL CASO DI FIRENZE Si può dire che ogni comune italiano ebbe una propria specifica originalità, ma a titolo esemplificativo ci soffermeremo sul percorso istituzionale e sugli avvenimenti del comune che ebbe il maggior prestigio nell Europa del basso Medioevo: Firenze. Nel corso del Duecento la città era diventata il più importante centro manifatturiero del Vecchio continente, apprezzata ovunque per la produzione della lana e dei tessuti. L importanza assunta dai ceti borghesi nella vita economica e sociale si era fatta sentire anche a livello politico, con la conquista del potere da parte del popolo grasso che, nel 1251, aveva costituito un comune popolare alla cui guida era un magistrato forestiero, il capitano del popolo. In quel periodo la lotta tra le fazioni cittadine era centrata sulla divisione fra ghibellini e guelfi. Nel 1266, con la sconfitta come vedremo tra poco del partito imperiale a Benevento, i guelfi ottennero il comando della città. Divenuta tra le maggiori alleate del papato, Firenze vide la straordinaria crescita di alcune famiglie di banchieri e di grandi mercanti che gestivano gli affari per conto della corte pontificia. La costituzione, nel 1282, del priorato delle Arti, composto da sei magistrati, i priori, segnò il trionfo delle Arti maggiori, che esprimevano gli interessi delle attività legate al commercio. GLI ORDINAMENTI DI GIUSTIZIA E IL RITORNO DEI MAGNATI Una particolare forma istituzionale fu adottata dal comune fiorentino nel 1293 quando furono promulgati gli Ordinamenti di giustizia, con i quali si impediva l accesso alle cariche pubbliche a tutti coloro che non erano iscritti alle Arti. Dal momento che i magnati non erano registrati ad alcuna corporazione perché non praticavano i mestieri , era chiara l intenzione di impedire loro l assunzione di incarichi di potere. Propugnatore di queste norme era stato Giano della Bella che, pur appartenendo a una famiglia di rango nobiliare poi affermatasi nella mercanzia, si era I guelfi fiorentini impediscono ai ghibellini il ritorno in città, miniatura trecentesca. 105 77636R_0000E01_INTE_BAS@0105.pgs 15.09.2021 14:54

Dai fatti alla Storia - volume 1
Dai fatti alla Storia - volume 1
Dal Medioevo all’Età moderna