Tua vivit imago - volume 1

Il contesto letterario La prima produzione letteraria in breve Un genere più popolare Accanto al teatro comico ufficiale , sopravvive poi il genere popolare della fabula atellana, da Atella, città della Campania di cultura osca, che avrà notevoli influssi sul teatro regolare e in particolare su Plauto. L atellana si presenta come una farsa di breve estensione e rapido svolgimento, caratterizzata dalla presenza di personaggi fissi rappresentati nelle più varie situazioni. Quattro di essi sono tipi caratteristici del genere: Maccus, il giovane ghiottone; Bucco, lo smargiasso; Pappus, il vecchio babbeo; Dossennus, il gobbo scaltro che si spaccia per sapiente. L atellana è un genere farsesco popolare che mette in scena personaggi ridicoli e tipizzati. VideoRIPASSO COMMEDIA PALLIATA da pallium = mantello greco ambientazione e modelli greci TOGATA da toga = tipica veste romana ambientazione romana, comicità più smorzata ATELLANA da Atella, città campana farsa popolare con personaggi ssi Cecilio Stazio, un commediografo andato perduto Cecilio Stazio è stato un commediografo di notevole rilievo, purtroppo penalizzato dalla quasi totale perdita dei suoi testi. un liberto proveniente molto probabilmente da Milano (è quindi Gallo ìnsubre). Contemporaneo di Ennio, di cui è amico intimo (e non a caso ricondotto dagli studiosi moderni, assieme a Ennio, al cosiddetto circolo degli Scipioni ), potrebbe essere nato tra il 230 e il 220 a.C., mentre sembra che la sua data di morte debba essere collocata nel 168 a.C. Ci restano di lui una quarantina di titoli e circa trecento versi. I titoli delle sue commedie, come avverrà anche con Terenzio, sono spesso traslitterazioni e riadattamenti dal greco: così è, per esempio, per la commedia Plocium ( La collana ) che rappresenta la latinizzazione del titolo della commedia di Menandro Plòkion (IV secolo a.C.). La critica sembra collocarlo in una posizione intermedia fra i due grandi commediografi, Plauto e Terenzio. A Plauto può essere accomunato per la scelta polimetrica dei cantica ( p. 133) e per le scene particolarmente mordaci, ma se ne differenzia in quanto sembra essere più rispettoso dei modelli greci; comuni a Terenzio sono la predilezione per il modello offerto dalle commedie di Menandro, un maggiore approfondimento psicologico nella caratterizzazione dei personaggi e, più in particolare, la valorizzazione della dimensione dell humanitas, cioè dei sentimenti di benevolenza nei confronti delle altre persone ( p. 227). A differenza, inoltre, della maggior parte degli altri commediografi latini, Cecilio Stazio sembra non utilizzare la contaminatio (cioè la fusione in una stessa commedia delle trame di due o più commedie greche): è probabilmente questo il motivo per cui, secondo Varrone, erudito del I secolo a.C., i suoi testi sono caratterizzati da una particolare coerenza dell intreccio. I due frammenti più importanti, riportati da Aulo Gellio, erudito del II secolo d.C., sono due passi della già ricordata commedia intitolata Plocium ( La collana ) e incentrata appunto su una collana che permette l agnizione (o riconoscimento) finale di un bimbo trovatello da parte del padre. I frammenti sono stati messi a confronto con il modello greco a cui Cecilio Stazio si è ispirato, ovvero Menandro: rispetto all originale, il testo del commediografo latino punta molto di più sulla comicità, non sempre di gusto raffinato, come la giudicava anche Ennio. Del resto non bisogna dimenticare che Cecilio non poteva prescindere dal teatro plautino, tanto caro al pubblico romano. Il genere: la commedia Di Cecilio Stazio sono giunti soltanto pochi versi. La polimetria dei suoi cantica lo avvicina a Plauto; con Terenzio condivide la predilezione per Menandro e l approfondimento psicologico dei personaggi. Testo PLUS Le lamentele di un marito (Plocium) Un affresco del I secolo a.C. ritrovato a Pompei, che mostra la scena di una commedia: due donne ascoltano il racconto di uno schiavo. 85

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Età arcaica e repubblicana