Tua vivit imago - volume 1

LA CRISI DELLA REPUBBLICA E LE GUERRE CIVILI Analisi del testo Un ritratto paradossale Catilina è, nell immaginario dei Romani e oltre, l eroe nero per eccellenza: uomo di crudeltà inimmaginabile, privo di ogni possibile pietà per il prossimo. La sua nobiltà, che risale addirittura alla gura del compagno di Enea, Sergesto, decade ben presto nella malvagità del suo perverso ingenium. Da questo momento, tutto il curriculum di Catilina è letto alla luce di una lunga carriera di scele ra, di crimini atroci. Ironicamente, Sallustio afferma che Catilina ha trascorso la sua gioventù in esercizi come le discordie civili, le guerre intestine e i massacri (rr. 2-3). Per i giovani rampolli della nobiltà romana, l educazione ricevuta era un grande motivo di orgoglio: in questo encomio al contrario di Catilina viene ricordato il suo apprendistato nel con itto civile, cioè in quello, fra tutti i possibili con itti, che agli occhi degli stessi Romani appare come il più violento e insensato. Su questa linea oggettivamente demonizzante si innesta però, allo stesso tempo, una sorta di paradossale ammirazione per Catilina. Con studiata meraviglia, infatti, Sallustio elenca la congerie di stranissime virtù che rendono abnorme l animo del sovversivo: un inumana resistenza al digiuno, al freddo, al sonno, assieme a un coraggio assai singolare (rr. 3-4). Anche il notevole successo di Catilina si basa su questa strana mescolanza di virtù e vizi, di generosità e avarizia: egli, con i suoi modi affabili e con grandi doni, riesce a guadagnarsi il favore dei più dissoluti tra i Romani, specie tra i giovani che si vedono privati di mezzi suf cienti per condurre la loro vita sregolata. Questa compresenza di vizi e virtù, caratteristica di alcuni dei più importanti personaggi sallustiani, è stata ricondotta dal latinista Antonio La Penna alla categoria di ritratto paradossale , oscillante tra l ammirazione per le doti del personaggio e la condanna del modo nel quale le ha impiegate. L accordo di stile e contenuto Dal punto di vista stilistico, il testo è costruito sulle forti antitesi, ma anche sull uso di termini di evidente ambiguità semantica, come varius, audax, vastus (rr. 4 e 6), che sottolineano l indole doppia del congiurato. Ancor più evidente è la ricerca, nella sintassi, di una sorta di sintesi fra opposti: da una parte vi sono strutture lineari modellate sul parallelismo, in particolare con sequenze trimembri caratterizzate dall asindeto*, come Animus audax, subdolus, varius (r. 4), dall altra tmesi* (quoius rei lubet, r. 5), chiasmi* e continue variationes* nei costrutti, che producono nel loro insieme l effetto di inconcinn tas (mancanza di simmetria) tipico dello stile sallustiano. Nella parte nale il periodare è più disteso, con le passioni che diventano soggetto grammaticale, quasi fossero personi cate, e invadono il protagonista (r. 9); il ritratto si conclude poi con i termini-chiave luxuria e avaritia (r. 12), i due grandi mali che Catilina condivide con i suoi concittadini. L impiego delle gure retoriche da un lato conferisce a tutta la pagina sallustiana un sapore arcaico e poetico (la tmesi, per esempio, era una gura molto amata da Ennio e da Lucrezio); dall altro isola ed esaspera, attraverso chiasmi e parallelismi, il rapporto polare che abbiamo già notato nell animo di Catilina come nella civiltà romana. Dall ef cacissimo accordo fra contenuto ideologico e grav tas (austera solennità) dello stile risulta la grandezza di questo fosco e tenebroso ritratto. Laboratorio sul testo COMPRENSIONE 1. A che cosa è dovuta, secondo Sallustio, la malvagità di Catilina? Per rispondere, parti da un attenta analisi dell espressione ingenio malo pravoque (rr. 1-2), concentrandoti sui due aggettivi utilizzati, sul loro diverso significato, e facendo precisi riferimenti al testo. ANALISI 2. Con l aiuto del dizionario, analizza i sostantivi animus e ingenium, indicando qual è la loro etimologia, quali i loro significati principali, quale l uso che ne fa Sallustio nel passo. 3. Prendi in esame il paragrafo 4 (rr. 4-6) e, compiendo un analisi retorica, metti in luce alcuni degli elementi dello stile sallustiano. 794

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Età arcaica e repubblicana