Azioni di guerra: il conflitto interno allo Stato

L autore Cesare Azioni di guerra: il con itto interno allo Stato T16 Le ragioni dei nemici tratto da De bello civili I, 3-4 ITALIANO Conclusasi la seduta del Senato del 1° gennaio del 49 a.C., durante la quale era stata letta la missiva inviata T1), da Cesare con l offerta di tornare a Roma da privato cittadino purché Pompeo facesse altrettanto ( quest ultimo riunisce tutti gli esponenti dell aristocrazia, con i quali di fatto si accorda per la discussione del giorno dopo, assicurandosene l esito in anticipo. 5 10 3.1. Chiusasi la seduta verso sera, tutti i membri dell ordine senatorio sono convocati da Pompeo. Egli loda i più risoluti e ne rinsalda la fermezza per l indomani, biasima e incoraggia i più timidi. 2. Molti soldati dei vecchi eserciti di Pompeo vengono richiamati d ogni parte, con la speranza di premi e di promozioni, molti vengono fatti venire dalle due legioni che sono state consegnate da Cesare.1 3. Roma e persino la piazza del comizio vicino alla curia si affollano di tribuni militari, di centurioni, di veterani richiamati.2 4. Tutti gli amici dei consoli, i clienti di Pompeo e di coloro che nutrivano contro Cesare vecchie inimicizie, vengono raccolti in senato; 5. la loro folla vociferante atterrisce i più deboli, incoraggia gli esitanti, ai più strappa ogni libertà di discutere e decidere. 6. Il censore Lucio Pisone,3 così come il pretore Lucio Roscio,4 s offre d andar da Cesare per informarlo di questo stato di cose; chiedono, per adempiere tale incarico, solo sei giorni. 7. Parecchi propongono anche d inviare ambasciatori a Cesare per esporgli la decisione del senato. 4.1. Tutti questi pareri incontrano resistenza: la più accanita è nei discorsi del con- 15 20 sole,5 di Scipione6 e di Catone.7 Catone è acceso contro Cesare da vecchie inimicizie e da rancore per il suo insuccesso elettorale.8 2. Lèntulo, gravato di debiti, è animato dalla speranza di avere in mano un esercito e delle province, di arricchirsi con le largizioni dei candidati ai vari regni: si vanta tra i suoi intimi di divenire un secondo Silla, arbitro assoluto del potere. 3. Scipione è spinto dalla medesima speranza di avere in mano una provincia e degli eserciti: pensa, data la sua stretta parentela con Pompeo, di dividere con lui questo comando; nello stesso tempo ha paura di un processo; si 1. due legioni Cesare: Cesare aveva inviato in Italia due legioni per ottemperare a un decreto del Senato: le legioni dovevano servire a una spedizione contro i Parti, ma Cesare accusa Pompeo di essersene indebitamente impadronito. 2. la piazza del comizio veterani richiamati: un grande numero di militari viene radunato nelle immediate vicinanze della curia, cioè della sede del Senato, al ne di mettere sotto pressione e intimidire i senatori. 3. Lucio Pisone: Lucio Calpurnio Pisone Cesonino era stato console nel 58 a.C. ed era il suocero di Cesare, che ne aveva sposato in quarte nozze la glia Calpurnia. 4. Lucio Roscio: Lucio Roscio Fabato era stato legato di Cesare in Gallia nel 54 a.C. 5. console: Lucio Cornelio Lèntulo Crure, personaggio estremamente ambizioso: gli oracoli contenuti nei Libri Sibillini predicevano che tre Cornelii avrebbero avuto il potere a Roma e sembra che lui ritenesse di essere il terzo predestinato, dopo Cinna e Silla, e che affermasse che, come quest ultimo, sarebbe divenuto dittatore e si sarebbe vendicato dei suoi nemici. 6. Scipione: Quinto Cecilio Metello Pio Scipione era stato console nel 52 a.C insieme a Pompeo ed era il suocero di quest ultimo. 7. Catone: Marco Porcio Catone, che passerà alla storia come l Uticense per il suicidio che commetterà a Utica, in Africa, nel 46 a.C., quando preferirà morire che arrendersi a Cesare. 8. insuccesso elettorale: nel 51 a.C. Catone si era candidato al consolato ed era stato scon tto: secondo Cesare, attribuiva proprio a lui la colpa di questo insuccesso. 745

Tua vivit imago - volume 1
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Età arcaica e repubblicana