Tua vivit imago - volume 1

L autore Cesare 15 sui quicquam esse imperii aut potestatis trans Rhenum postularet? 5. Ubii autem, qui uni ex Transrhenanis ad Caesarem legatos miserant, amicitiam fecerant, obs des dederant, magnopere orabant ut sibi auxilium ferret, quod graviter ab Suebis premerentur; 6. vel, si id facere occupationibus rei publicae prohiberetur, exercitum modo Rhenum transportaret: id sibi ad auxilium spemque rel qui temporis satis futurum. 7. Tantum esse nomen atque opinionem eius exercitus Ariovisto pulso et hoc novissimo proelio facto etiam ad ultimas Germanorum nationes, uti opinione et amicitia populi Romani tuti esse possint. 8. Navium magnam copiam ad transportandum exercitum pollicebantur. qualche parte del suo potere e della sua autorità fosse oltre il Reno? 5. Gli Ubi per altro, che soli tra i popoli d oltre Reno avevano inviato a Cesare ambasciatori, avevano stretto con lui amicizia, gli avevano dato ostaggi, vivamente pregavano che recasse loro aiuto, perché subivano una forte pressione da parte degli Svevi; 6. o, se gli affari politici gli impedivano di far questo, almeno trasportasse l esercito oltre il Reno: ciò sarebbe bastato per il momento ad aiutarli e a farli sperare nel futuro. 7. Tanto grande era la fama e la reputazione del suo esercito dopo la cacciata di Ariovisto e, dopo questa recentissima battaglia, perfino tra le ultime nazioni germaniche, che essi potevano trovare sicurezza nella fama e nell amicizia del popolo romano. 8. Promettevano gran numero di battelli per trasportare l esercito. (trad. A. Pennacini) co nel quale l apodosi è un interrogativa (cur postularet?). Se inv to è ablativo assoluto. 5. Ubii premerentur Ubii: si tratta di un altra popolazione stanziata sulla sponda destra del Reno. quod... premerentur: proposizione causale, con il congiuntivo obliquo perché viene riferito il pensiero degli Ubii. 6. vel satis futurum si transpor- taret: periodo ipotetico nel quale l apodosi ha il verbo al congiuntivo esortativo (transportaret). Il soggetto del verbo della protasi (prohiberetur) è lo stesso di transportaret, cioè Cesare. Rhenum: il verbo transportaret regge un doppio accusativo (exercitum Rhenum transportaret = portaret exercitum trans Rhenum). futurum: sottintende esse (soggetto è id); è un oratio obliqua. 7.-8. Tantum esse pollicebantur Ariovisto pulso proelio facto: ablativi assoluti; il secondo si riferisce più speci camente a quanto segue. Ariovisto era il capo degli Svevi ed era stato scon tto da Cesare nel 58 a.C. uti: forma rafforzata di ut (qui consecutivo: tantum uti). ad transportandum exercitum: proposizione nale implicita. Analisi del testo Lo scopo della spedizione Con il passaggio del Reno, così come nel caso dell attraversamento della Manica durante la spedizione in Britannia (55-54 a.C.), l intenzione di Cesare non è di espandere il dominio di Roma oltre quelli che erano stati considerati no ad allora dei con ni invalicabili, ma piuttosto di inviare un ben preciso messaggio alle popolazioni che occupavano quei territori, in modo da garantire la ancora precaria stabilità delle nuove conquiste; nel caso dei Germani, si aggiunge l implicita volontà di punire un attacco portato da costoro contro la cavalleria gallica alleata dei Romani. Nel capitolo successivo (IV, 17) Cesare descrive con dovizia di particolari il ponte che fa costruire sul Reno, ri utando l offerta delle barche da parte degli Ubi: vuole che i Germani si rendano conto dell audacia e insieme della superiorità anche tecnica dei Romani. Il ponte, costruito con grande velocità, verrà distrutto da Cesare al ritorno in Gallia, a ulteriore dimostrazione del suo potere di creare e distruggere. da notare come la necessità di incutere timore ai Germani sia presentata come la ragione più giusta della spedizione, sottintendendo, quindi, che tutte le ragioni, anche le altre, fossero dunque giuste : è un 737

Tua vivit imago - volume 1
Tua vivit imago - volume 1
Età arcaica e repubblicana