T3 LAT ITA - Le cause della guerra in Gallia

LA CRISI DELLA REPUBBLICA E LE GUERRE CIVILI T3 Le cause della guerra in Gallia tratto da De bello Gallico I, 2-3 LATINO ITALIANO Dopo aver descritto con precisione analitica il territorio teatro di guerra ( T2), Cesare passa a parlare delle ragioni della spedizione in Gallia, individuandole nella migrazione degli Elvezi, di cui fa un lungo resoconto. 5 10 2.1. Apud Helvetios longe nobilissimus fuit et ditissimus Orgeto rix. Is M. Messala et M. Pisone consulibus regni cupiditate inductus coniurationem nobilitatis fecit et civitati persuasit ut de finibus suis cum omnibus copiis exirent: 2. perfacile esse, cum virtute omnibus praestarent, totius Galliae imperio potiri. 3. Id hoc facilius iis persuasit, quod und que loci natura Helvetii continentur: una ex parte flumine Rheno latissimo atque altissimo, qui agrum Helvetium a Germanis div dit; altera ex parte monte Iura altissimo, qui est inter Sequa nos et Helvetios; tertia lacu Lemanno et flumine Rhodano, qui provinciam nostram ab Helvetiis div dit. 4. His rebus fiebat ut et minus late vagarentur et minus facile finit mis bellum inferre possent; qua ex parte homines bellandi cup di magno dolore adficiebantur. 2.1. Presso gli Elvezi di gran lunga il più nobile e il più ricco fu Orgetorige. Questi, nell anno in cui furono consoli Marco Messala e Marco Pupio Pisone, indotto dal desiderio di regnare, legò a sé la nobiltà con giuramento e persuase la nazione ad uscire dal suo paese con tutte le forze armate: 2. a suo dire gli Elvezi, dato che superavano tutti nel valore, potevano molto facilmente impadronirsi del dominio di tutta la Gallia. 3. Tanto più facilmente li persuase di ciò, in quanto per la configurazione geografica del paese gli Elvezi sono chiusi da ogni parte: da una parte dal fiume Reno assai largo e profondissimo, che divide le terre degli Elvezi dai Germani; dall altra dal monte Giura, molto alto, che è tra i Sequani e gli Elvezi; dalla terza parte dal lago Lemano (di Ginevra) e dal fiume Rodano, che divide la nostra provincia dagli Elvezi. 4. Questa situazione riduceva alquanto lo spazio nel quale potevano fare delle scorrerie e rendeva loro più difficile la guerra offensiva contro i popoli confinanti: e per questa ragione, essendo uomini assai bellicosi, erano oltremodo afflitti. 2.1. Apud Helvetios exirent Orgeto rix: Cesare introduce immediatamente la gura di Orgetorìge, il capo della tribù celtica degli Elvezi, protagonista degli eventi che porteranno allo scontro. nobilissimus et ditissimus: coppia di superlativi, caratteristica dello stile cesariano. M. Messala consulibus: sotto il consolato di Marco Messala [o Messalla] e Marco Pisone (ablativo assoluto con il verbo essere sottinteso). regni cupiditate inductus: il sostantivo regnum indica qui il potere assoluto proprio di un re: Orgetorìge appare dunque spinto da motivazioni personali. coniurationem: il termine coniuratio deriva dal verbo coniuro, composto dal pre sso con- (= cum) e iuro, e indica un patto siglato da un 714 giuramento, di solito con intenti criminosi. civitati persuasit: il verbo persuadeo richiede il dativo della persona oggetto di persuasione. 2. perfacile potiri esse: in nito utilizzato per riportare, in oratio obliqua, le parole di Orgetorìge. imperio: ablativo retto dall in nito potiri. 3. Id hoc div dit una ex parte div dit: con la precisione caratteristica della sua scrittura, Cesare indica i con ni del territorio degli Elvezi, a partire dal Reno, ume sul quale per due volte farà costruire un ponte di legno. altissimo altissimo: può stupire la ripetizione del superlativo dello stesso aggettivo a breve distanza, ma l apparente trascuratezza si può spiegare con il fatto che Cesare, so- prattutto nelle descrizioni di luoghi (come nel capitolo precedente T2), sembra preoccupato più della precisione che dello stile, come se stesse redigendo un rapporto militare; l aggettivo ha, inoltre, due accezioni diverse nelle due occorrenze: profondo riferito al ume, elevato riferito al monte. lacu Lemanno: si tratta del lago Lemàno, l attuale lago di Ginevra. 4. His rebus ad ciebantur et et: sia sia . vagarentur: il verbo vagor signi ca letteralmente andare qua e là , ma in questo contesto indica l azione di compiere scorrerie. inferre: da in- e fero, portare contro . bellandi cupidi: Cesare insiste sulla bellicosità degli Elvezi per giusti care così implicitamente la propria azione militare.

Tua vivit imago - volume 1
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Età arcaica e repubblicana