Fino a noi - La fortuna di Cesare

L autore Cesare Fino a noi La fortuna di Cesare Cesare, storico e condottiero di successo, continua a dominare la scena anche ai giorni nostri. Il mito di Cesare Poche personalità del mondo antico hanno esercitato un fascino e un influenza pari a quella di Gaio Giulio Cesare, il cui stesso nome divenne, nella forma Kaiser in Germania e zar (da C zar) in Russia, sinonimo di sovrano e imperatore, nonché archetipo mitico dell uomo di potere e del condottiero. Ma non solo: il mito di Cesare si accrebbe anche della sua fama di scrittore instancabile, quale mostra la biografia che ne scrisse il greco Plutarco (I-II secolo d.C.), in cui frequenti sono gli aneddoti che vedono Cesare dettare al suo schiavo mentre viaggia o mentre cavalca, oppure rivolgersi a due scribi contemporaneamente. Cesare strumento della Provvidenza Alla fama del condottiero contribuisce enormemente, e suo malgrado, la Pharsalia, un poema epico scritto da un autore profondamente anticesariano come Lucano (39-65 d.C.): conosciuta e letta durante il Medioevo, la Pharsalia presenta infatti Cesare come un uomo spietato e crudele, ma finisce paradossalmente per consacrarlo come la personificazione di un disegno provvidenziale , che ha fatto dell impero lo strumento di diffusione della cristianità. Proprio nella veste di strumento della Provvidenza, Cesare non solo trova posto fra gli «spiriti magni dell Inferno dantesco, subito dopo Enea, iniziatore del disegno divino su Roma (Inferno IV, 119-123), ma le sue imprese sono anche celebrate per bocca di Giustiniano in un passo memorabile del VI canto del Paradiso, che inizia con questi celebri versi (vv. 55-57): «Poi, presso al tempo che tutto l ciel volle / redur lo mondo a suo modo sereno, / Cesare per voler di Roma il tolle (cioè: quando Dio decise di pacificare il mondo, Cesare prese in mano l aquila, insegna e simbolo dell Impero). La cultura cortese della Francia del XIII secolo farà di Cesare un cavaliere errante: nel poema Jules César di Jacot de Forest il condottiero opera e conquista per amore di Cleopatra. E ancora come cavaliere appare, insieme a personaggi della storia e del mito, nei Conti di antichi cavalieri, volgarizzamento di un testo originariamente in provenzale. La fortuna umanistica e rinascimentale Lo scontro armato tra Giulio Cesare e Pompeo, illustrazione del XIV secolo. Se l Umanesimo civile del primo Quattrocento parteggia per il cesaricida Bruto, l avvento delle signorie porta nuova linfa al mito di Cesare, fra l altro protagonista dello straordinario ciclo di dipinti di Andrea Mantegna (1431-1506) intitolato appunto I trion di Cesare. Non è invece univoco il giudizio di Niccolò Machiavelli (1469-1527) su Cesare, lodato più volte per la sua grande capacità militare nei libri Dell arte della guerra, ma collocato nei Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio (libro I, capitolo 10) fra coloro che instaurarono regimi tirannici pur avendo l opportunità di evitarli. Una rassegna anche breve della fortuna rinascimentale di Cesare non può non citare la 703

Tua vivit imago - volume 1
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Età arcaica e repubblicana