PLUS - Il panegirico di Isocrate

L oratoria il genere dimostrativo (o epidittico), sulle lodi di grandi imprese. Lisia (ca 445-365 a.C.) si dedica soprattutto all attività di logògrafo, cioè di autore di orazioni giudiziarie su commissione, divenendo il più famoso avvocato del suo tempo. Di lui ci restano 34 orazioni (molte delle quali, però, di autenticità discussa), quasi tutte appartenenti al genere giudiziario, del quale è considerato nell antichità il maggior esponente. L oratoria di Lisia si caratterizza, da un lato, per la capacità di adattare la singola orazione al carattere e alla condizione del cliente che avrebbe dovuto effettivamente pronunciarla; dall altro, per la scelta di rinunciare agli arti ci retorici in favore di una lingua chiara e precisa, vicina a quella della conversazione quotidiana e funzionale a valorizzare il talento narrativo dell autore. Anche Isocrate (436-338 a.C.) è, per un perio- do della sua vita, logografo, ma in seguito sceglie di abbandonare tale attività e diventare maestro di eloquenza, fondando nel 388 ad Atene una famosissima scuola. Ci rimangono di lui 21 orazioni (quasi tutte ritenute autentiche) e 9 lettere (alcune di dubbia autenticità). Le orazioni più importanti sono quelle epidittiche di argomento politico, spesso destinate alla lettura (come il Panegirico, vedi sotto) e incentrate su argomenti come l unità di tutti i Greci, la lotta contro la Persia e l egemonia ateniese; ma Isocrate è LEZIONE TRECCANI Lisia: la vita autore anche di esercitazioni quotidiana retoriche per la scuola, tra cui raccontata dalla quella intitolata Contro i so sti, tribuna del logografo nella quale afferma, in contrapDemostene: posizione al relativismo della l orgoglio di so stica, che la tecnica retoriessere ateniese ca deve essere al servizio di Il Panegirico di Isocrate Il Panegirico di Isocrate è un discorso pubblicato con molta probabilità nel 380 a.C. La tradizione erudita afferma che Isocrate impiegò ben dieci anni per la sua composizione: un dato che, seppure incerto, testimonia l indubbio impegno con cui lo scrittore non solo componeva le sue opere, ma le sottoponeva a un radicale lavoro di rifinitura. L orazione affronta il tema comune alle orazioni pensate per le grandi feste panelleniche (panegyrikòs, sottinteso lògos, è in origine il discorso pronunciato in occasione della panègyris, l adunanza di tutto il popolo ): la concordia e l unione degli Stati greci al fine di condurre unitamente la guerra contro il barbaro, cioè l impero di Persia. La sezione più rilevante di questo discorso, che presenta gli elementi tipici del genere dimostrativo o epidittico, è da individuare nel grande elogio che Isocrate fa di Atene. Sempre ricorrendo a temi tipici, di Atene vengono esaltati l educazione, la cultura cittadina e, non da ultimo, il fondamentale apporto nelle guerre persiane. Al contempo, il Panegirico propone uno dei principali vanti dei Greci: l amore per la libertà, contrapposto all animo servile dei Persiani, sottoposti a un sovrano assoluto. Si è molto discusso sulle finalità del Panegirico: se taluni hanno enfatizzato l aspetto politico, teso a sostenere la necessità dell unione di tutti i Greci sotto l egemonia di Atene, altri ne hanno invece evidenziato la destinazione scolastica . La soluzione sta probabilmente nel mezzo: è vero che Isocrate diffuse primariamente il discorso all interno della sua scuola, ma è altrettanto vero che un intento politico di fondo non può essere escluso. bassa Scala E432406C 675

Tua vivit imago - volume 1
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Età arcaica e repubblicana