Tua vivit imago - volume 1

L autore Cicerone Analisi del testo La concezione ciceroniana dell amicizia Nel passo immediatamente precedente a quello qui riportato, Lelio si è detto convinto che l amicizia si instauri solo tra uomini virtuosi e che abbia origine dalla percezione della virtù, della quale non vi è nulla di «più amabile, nulla che più alletti ad amare, poiché per la virtù e la rettitudine in certo modo amiamo anche quelli che non abbiamo mai visti (Laelius 28, trad. C. Saggio). Se l amicizia consta di simpatia, bene ricevuto, devozione e familiarità, tanto più forte è l amore verso chi si mostra generoso. Lelio prende le distanze dagli epicurei, di cui rigetta la concezione utilitaristica dell amicizia: se infatti l amicizia fosse legata alla ricerca dell utile, essa verrebbe degradata e fondata sulla debolezza e sul bisogno, e i ricchi e i beati potrebbero fare a meno dell amicizia. Al contrario, essa è coltivata da liberalissimi e muni centissimi, perché, come dimostra l amicizia dello stesso Lelio con Scipione, chi non ha bisogno dell aiuto altrui può scegliere più felicemente gli amici. La polemica contro gli epicurei Polemizzando per bocca di Lelio contro le amicizie utilitarie sulle quali si basa la politica contemporanea, Cicerone attacca gli epicurei, colpevoli, a suo parere, di far nascere l amicizia dal piacere. In realtà, tuttavia, secondo la dottrina epicurea l amicizia deve essere, sì, ricercata in vista dei vantaggi che ne derivano, ma essi consistono essenzialmente nel piacere che si trae dall ami- co e nella solidarietà, la quale a sua volta muove dal bisogno reciproco: «Riducendo l amicizia epicurea a una mercatura utilitatum [ commercio di favori ], Cicerone compie una deformazione gravissima, certo non inconsapevole (E. Narducci). La critica contro la dottrina epicurea dell amicizia è presente anche nel De natura deorum (I, 44, 122), dove si riscontra il medesimo ricorso al campo metaforico del commercio: «Voi sbagliate di grosso facendo della bontà e della benevolenza una debolezza. [ ] Credete davvero che gli uomini non possano volere o operare del bene senza essere deboli? Non esisterebbe dunque un naturale affetto fra i buoni? Lo stesso vocabolo caro signi ca amore, donde fu tratto il termine amicizia : quell amicizia che, se indirizzata a vantaggio nostro e non di colui che amiamo, non sarà vera amicizia ma una sorta di baratto dei propri vantaggi. Così noi amiamo i prati, i campi ed il bestiame per gli utili che ne ricaviamo: l amicizia e l affetto fra gli uomini invece sono disinteressati (trad. U. Pizzani). L ideale ciceroniano di un amicizia disinteressata, che sia innanzitutto ne a sé stessa, è enunciato, questa volta in riferimento alla vita privata dell autore ma sempre con il ricorso al lessico commerciale, anche in una lettera del 50 a.C. ad Appio Pulcro (Ad familiares III, 13, 2): «Io mi propongo come guadagno della nostra amicizia l amicizia stessa, della quale non vi è nulla di più fecondo . Laboratorio sul testo COMPRENSIONE 1. Che cosa contribuisce, secondo Lelio, a rendere ancora più solido un rapporto di amicizia? 2. Perché alcuni potrebbero credere che chi è privo di doti personali sia più adatto a stringere amicizie? Come stanno invece le cose secondo Lelio? 3. Che significato assume pertanto l espressione «Ma quantunque molte e grandi utilità ne siano seguite, non tuttavia dalla speranza di esse è venuto il motivo del nostro affetto (rr. 21-23), riferita all esperienza personale di Lelio nella sua amicizia con Scipione? COMPETENZE ATTIVE cazion CA e CIVI Per ri ettere Il ruolo sempre più importante dei social network nella nostra vita ci porta ad avere molte amicizie virtuali, spesso legate all interazione con persone con le quali, per motivi diversi, non avremo mai un contatto diretto. Spesso abbiamo la sensazione che dall altra parte dello schermo il nostro interlocutore sia in perfetta sintonia con noi, salvo poi accorgerci che ci eravamo sbagliati. Rifletti su queste dinamiche che sono proprie delle amicizie virtuali sulla base delle tue esperienze personali. 647 Edu

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Età arcaica e repubblicana