Fino a noi - Humanitas e humanities nella società

L autore Cicerone COMPETENZE ATTIVE Per confrontare Così Ulisse, secondo Dante, esorta il suo equipaggio a proseguire la navigazione oltre le Colonne d Ercole, limite invalicabile della conoscenza umana di quel tempo: «fatti non foste a viver come bruti, / ma per seguir virtute e canoscenza (Inferno XXVI, vv. 119-120). Anche Cicerone in questo brano traccia un netto confine fra la condizione dei bruti e quella degli uomini: confronta i due passi, individuando i punti comuni e quelli divergenti, e poi esponi le tue considerazioni su quanto sostengono Cicerone e Dante. Mettiti alla prova ESERCIZIO ONLINE Per discutere in classe Leggi su myDbook il passo tratto da Le piccole virtù della scrittrice Natalia Ginzburg (1916-1991), confrontalo con le riflessioni di Cicerone e organizza un dibattito sull importanza dell educazione ai piccoli e grandi valori. Fino a noi Humanitas e humanities nella società multiculturale S econdo Cicerone, l educazione e gli studi umanistici sono un presupposto indispensabile per la formazione dell uomo e del cittadino. La filosofa statunitense Martha Nussbaum (n. 1947) ha ripreso questo concetto, mettendolo in dialogo con i nostri tempi nei suoi molti libri dedicati al rapporto tra humanitas, studi umanistici (humanities in inglese) e cittadinanza. Uno dei suoi testi più noti è Non per pro tto. Perché le democrazie hanno bisogno della cultura umanistica (2010), che in più punti fa riferimento ai filosofi stoici e a Cicerone, in particolare alle tesi esposte nel De of ciis, per ribadire il valore della formazione classica nel profilo di un singolo che sia anche parte di una comunità. Tale attenzione è presente anche nel volume Coltivare l umanità. I classici, il multiculturalismo, l educazione contemporanea, del 1997. Qui Martha Nussbaum si interroga sul ruolo dell educazione nel mondo globalizzato e nella società multiculturale, sostenendo l attualità dei classici greci e latini: a suo avviso, infatti, il valore dell educazione superiore risiede oggi nella capacità di formare «cittadini del mondo , persone che siano in grado di esaminare criticamente sé stessi e la realtà, e di superare le barriere di nazionalità, di genere, di classe, persone che sappiano vivere le differenze senza rinunciare alla consapevolezza di una radice comune. «Cicerone , scrive dunque citando il De of ciis, «sostiene che il dovere di rispettare l umanità ci spinge a onorare e dimostrare ospitalità nei confronti degli stranieri che si vengono a trovare nel nostro territorio. Lo stesso dovere ci distoglie dall impegnarci in guerre di aggressione e ci spinge a considerare particolarmente perniciose quelle che hanno come pretesto l odio verso altre popolazioni o che si pongono per scopo lo sterminio. Il rispetto verso l umanità ci impone di agire onorevolmente anche durante la guerra e ci impedisce di tradire persino il nostro nemico. In generale, dunque, questo dovere ci spinge a dare un importanza maggiore alla giustizia, lasciando in secondo piano il calcolo della convenienza, e a comprendere che facciamo parte della comunità universale dell umanità, i cui fini si identificano con i fini morali della giustizia e del benessere umano . 645

Tua vivit imago - volume 1
Tua vivit imago - volume 1
Età arcaica e repubblicana