T26 LAT ITA - La ricerca del vero e l’istinto all’armonia

LA CRISI DELLA REPUBBLICA E LE GUERRE CIVILI ! repetita iuvant L ABLATIVO D AGENTE Tra le funzioni dell ablativo propriamente detto c è quella di indicare il complemento d agente e di causa ef ciente, ossia il materiale esecutore dell azione nelle frasi passive (a se obiri, r. 14). Il complemento d agente si riferisce a esseri animati ed è introdotto dalla preposizione a/ab; il complemento di causa ef ciente si riferisce invece a oggetti inanimati ed è solitamente espresso con l ablativo semplice. Si usa l ablativo preceduto da a/ab anche con i nomi collettivi che indicano persone (exercitus, civitas, classis ecc.) e talvolta anche con alcuni concetti astratti (natura, spes, for- T26 tuna ecc.) quando sono personi cati e quindi considerati come dei veri e propri agenti (Principio generi animantium omni est a natura tributum, r. 1). Svolgi&Veri ca Esercizi interattivi 1. Inquadra il QrCode: riconosci nei periodi proposti i complementi d agente e di causa efficiente. La ricerca del vero e l istinto all armonia tratto da De of ciis I, 13-14 LATINO ITALIANO Grazie a un innato desiderio di conoscere il vero l uomo riesce ad accostarsi alla bellezza e all ordine delle cose visibili e regola ogni azione morale al deco rum, la manifestazione dell armonia interiore. 5 13. Inprimisque hominis est propria veri inquisitio atque investigatio. Ita que cum sumus necessariis negotiis curisque vacui, tum avemus aliquid vide re, audire, addisce re cognitionemque rerum aut occultarum aut admirabilium ad beate vivendum necessariam ducimus. Ex quo intellegitur, quod verum, simplex sincerumque sit, id esse naturae hominis aptissimum. Huic veri videndi cupiditati adiuncta est appetitio quaedam principatus, ut nemini pare re animus bene informatus a natura velit nisi praecipienti aut docenti aut utilitatis causa iuste et legitime imperanti; ex quo magnitudo animi existit humanarumque rerum contemptio. 13. Soprattutto è caratteristica dell uomo l assidua ricerca del vero. Così, allorché siamo liberi da occupazioni e preoccupazioni inevitabili, allora bramiamo vedere, udire, apprendere alcunché, e riteniamo necessaria ad una vita felice la conoscenza di misteri o di meraviglie. Dal che si arguisce che specialmente adatta alla natura umana è la verità, semplice e schietta. A tale desiderio di vedere la verità si aggiunge un cotal desiderio di primeggiare, sicché un animo bennato non vorrebbe obbedire a nessuno, se non a chi ammaestri od insegni o comandi secondo un diritto ed una legge in vista di un utile; da ciò nasce la magnanimità ed il dispregio delle cose terrene. 13. Inprimisque rerum contemptio Inprimis: locuzione avverbiale (in primis), qui con gra a univerbata. veri: genitivo neutro sostantivato dell aggettivo verus. inquisitio atque investigatio: nesso sinonimico, lett. la ricerca e l indagine ; inquisitio deriva dal verbo inqu ro, investigatio da invest go. cum tum: è correlativo ( quando allora ). vacui: liberi da (dal verbo vaco, da cui anche l italia- 642 no vacanza ). cognitionemque ducimus: costruisci: et ducimus necessariam ad beate vivendum (lett. per vivere bene ) cognitionem rerum aut occultarum aut admirabilium (lett. delle cose o misteriose o prodigiose ). Ex quo: da ciò, da questo (nesso relativo). intellegitur: regge l in nitiva seguente (id esse). quod: è pronome relativo, prolettico di id ( ciò che questo ). Huic cupiditati: lett. a questo desiderio di vedere il vero (il complemento oggetto è attratto nel caso del gerundivo; nota anche l allitterazione*). ut: introduce una proposizione consecutiva. nemini nisi: a nessuno se non . animus bene informatus a natura: lett. un animo ben plasmato dalla natura (informo ha come primo signi cato quello di dare forma, modellare ).

Tua vivit imago - volume 1
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Età arcaica e repubblicana