Tua vivit imago - volume 1

LA CRISI DELLA REPUBBLICA E LE GUERRE CIVILI le anime di chi ha mantenuto lo Stato nella sua costituzione reagendo ai tentativi rivoluzionari (Scipione pensa a quelli dei Gracchi, ma evidentemente Cicerone allude alla sua stessa difesa della patria dalle trame sovversive di Catilina), di chi ha aiutato lo Stato a raggiungere i propri obiettivi e l ha reso grande e potente. L aderenza al modello platonico nel nale del Somnium produce una contraddizione con il passo precedente, in quanto la vita ultraterrena, secondo quanto Scipione afferma ora, è accessibile a tutti, anche a chi in vita è stato dedito ai piaceri corporei o a chi ha violato la religione e il diritto umano, e non solo a coloro che sono stati benemeriti verso la patria. In questo caso, quindi, gli eletti hanno il solo privilegio di ascendere al cielo direttamente, senza dover essere sottoposti a espiazioni o tormenti. L antiepicureismo di Cicerone La polemica ciceroniana contro gli epicurei è evidente nella descrizione del destino delle anime di chi si è votato al piacere (nota la ripetizione di voluptatibus a breve distanza, rr. 5-6). Costoro scelgono di vivere ai margini della società, si allontanano dai valori in cui si riconosce un civis Romanus e si dedicano alle libidines e alle voluptates, che sono di ostacolo all elevazione dell animo (secono Platone le passioni impediscono la conoscenza della verità). L anima di chi sceglie una vita ai margini della società e nega il proprio servizio alla res publica, dopo essersi staccata dal corpo, ancora appesantita dai piaceri volteggia intorno alla terra e per molte generazioni non trova pace. Laboratorio sul testo COMPRENSIONE 1. In Tusculanae disputationes I, 30, 72, Cicerone afferma: «Per le anime che si sono macchiate dei vizi comuni degli uomini e si sono abbandonate alle passioni [ ] esiste una strada diversa da quella principale, una strada che non porta al cielo. Per quelle, invece, che si sono mantenute pure e incontaminate, che hanno risentito solo minimamente dell influenza dannosa del corpo, e hanno sempre cercato di estraniarsene, imitando pur chiuse nel corpo la vita degli dei, è facile il cammino per ritornare alla dimora di quelli che avevano lasciato in origine (trad. A. Di Virginio). Fai un confronto con il passo appena letto del Somnium Scipionis. ! repetita iuvant LE PROPOSIZIONI SUBORDINATE RELATIVE Le proposizioni relative sono, come in italiano, delle completive appositive/attributive che aggiungono informazioni su un termine della reggente o lo determinano in modo più speci co. Sono introdotte da un pronome o da un avverbio relativo o relativo-inde nito e hanno il verbo all indicativo per esprimere un fatto reale o presentato come tale da chi parla (quae extra erunt, r. 4). Il relativo concorda in numero e genere con l antecedente della reggente a cui si riferisce, mentre è declinato nel caso in relazione alla funzione logica che svolge nella subordinata. N.B. Le proposizioni relative possono essere costruite anche con il congiuntivo, ma in tal caso o il verbo ha una sfumatura particolare (eventuale, obliquo ecc.) oppure si tratta di una relativa impropria con valore circostanziale; il pronome relativo è soggetto ad alcune particolarità (ellissi dell antecedente, prolessi ecc.) già trattate altrove ( pp. 395, 512, 742). 1. Individua nel testo le proposizioni relative. ANALISI 2. Quali elementi linguistici sottolineano la facilità con cui l anima dei benemeriti dello Stato raggiunge nuovamente il cielo? COMPETENZE ATTIVE Mettiti alla prova ESERCIZIO ONLINE Per confrontare Confronta l esortazione di Cicerone a liberarsi delle corporis voluptates e dell impulsus libidinis e a purificarsi con il passo del canto XVII del Purgatorio dantesco proposto su myDbook. 626

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Età arcaica e repubblicana