Tua vivit imago - volume 1

L autore Cicerone 35 l antica e gradita abitudine di vita che, con il tempo, era diventata ormai un modo di vivere naturale. In questo modo sembra che in un primo tempo abbia avuto origine e si sia poi ulteriormente sviluppata l eloquenza e che, similmente, abbia avuto, in seguito, un ruolo negli avvenimenti più importanti di pace e di guerra, con grandissimo vantaggio dei cittadini. Ma, dopo che una certa facilità, cattiva imitatrice della sapienza, priva d ogni principio morale, portò ad una padronanza di parola, da allora, la malizia, contando sull ingegno, si abituò a sconvolgere le città e a rovinare la vita dei cittadini. (trad. M. Greco) Analisi del testo L importanza storica e politica dell eloquenza Fin dagli anni giovanili, ai quali risale il De inventione, Cicerone mostra particolare interesse per l importante ruolo svolto dall eloquenza nel progresso umano. Il valore dell oratore deriva principalmente dal potere della parola, che consente di muovere le masse, di indirizzare le loro idee, di plasmare le loro volontà. L eloquenza di un sapiens ha permesso agli uomini di sganciarsi dal loro stato ferino, li ha convinti a riunirsi nella vita associata e a darsi leggi e diritti (rr. 4-20). La concezione ciceroniana dell eloquenza è carica di un alto valore politico: solo la parola dotata di sani princìpi morali può essere il motore dei cambiamenti della società verso un continuo progresso; se da un lato la sapienza senza eloquenza poco giova agli Stati, dall altro l eloquenza priva di sapienza può rivelarsi molto dannosa e non arrecare nessun vantaggio alla collettività. Le basi su cui poggia una società progredita sono quindi l integrità morale dell oratore e la sua abilità nel dire, in virtù delle quali egli può dirsi a ragione un vir et suis et publicis rationibus utilissimus atque amicissimus civis («un uomo molto utile agli interessi propri e pubblici e un cittadino molto devoto , De inventione I, 1). L eloquenza nel De oratore e nell Orator Come si evince dal passo ciceroniano, l eloquenza svolge un ruolo fondamentale nel processo evolutivo e nell instaurazione della società e delle istituzioni civili. In età primitiva infatti un sapiens di intelletto e intuizioni straordinari riunì i propri simili in comunità, li istruì e grazie alle proprie capacità oratorie li rese urbani e civili (rr. 15-20). La parola (oratio), se supportata dalla ratio (propter rationem atque orationem, nel testo latino), con la sua potenza psicagogica dà origine alla civiltà. Sulla forza civilizzatrice dell eloquenza Cicerone si sofferma nel De oratore, dove Crasso pronuncia un encomio dell eloquenza, che considera il fondamento della convivenza civile e della libertà. «Nulla, a mio parere, è più insigne della capacità di avvincere con la parola l attenzione degli uomini, guadagnarne il consenso, spingerli a piacimento dovunque e da dovunque a piacimento distoglierli: questa sola capacità ha sempre avuto importanza ed è sempre prevalsa presso i popoli liberi e principalmente nelle comunità governate dalla pace e dall ordine (I, 30, trad. M. Martina). Grazie alle parole l uomo si distingue dalle bestie (come Cicerone afferma anche in De inventione I, 4 e De oratore I, 33), rispetto alle quali egli possiede la capacità di riunirsi nella vita associata e di darsi leggi e diritti: «Quale altra forza avrebbe potuto raccogliere in un solo luogo gli uomini sparsi qua e là, o condurli da una esistenza selvatica e agreste a questo vivere umano e civile o istituire leggi, tribunali, diritti, una volta formatesi le comunità civili? (I, 33). Sull importanza sociale dell eloquenza Cicerone ritorna a distanza di anni nell Orator. Delineando il pro lo dell oratore dallo stile «maestoso, abbondante, solenne, adorno (amplus, copiosus, gravis, ornatus; Orator 97), Cicerone ne sottolinea l ornatus dicendi e la copia, cioè l eleganza e la ricchezza della parola, che, ammirate dalle genti, «fecero sì che l eloquenza esercitasse la più grande ef cacia nel governo della città, un eloquenza tale però che scorreva con acque copiose e risonanti, che tutti ssavano con gli occhi, che tutti ammiravano e non con davano di poter conseguire. proprio di questa eloquenza attrarre gli animi, e spingerli in ogni maniera (trad. G. Barone). Mettiti alla prova Laboratorio sul testo ONLINE 605

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Età arcaica e repubblicana