I ritratti ciceroniani

LA CRISI DELLA REPUBBLICA E LE GUERRE CIVILI I ritratti ciceroniani T7 Catilina, un eroe nero tratto da Pro Caelio 12-14 ITALIANO Nella Pro Caelio, pronunciata nel 56 a.C., Cicerone delinea il pro lo del nobile e ambizioso Catilina, dal quale era stato attratto, tra i molti altri, anche il giovane Celio. Il ritratto di Catilina quale personaggio sinistro e abile nell irretire è funzionale alla difesa dell imputato. 5 10 15 20 25 12. E fu, appunto, solo dopo molti anni di vita forense, che Celio si accese per Catilina: ciò che, del resto, accadde a molti altri, di ogni ordine e di ogni età. E veramente c erano in lui (lo ricorderete di certo) moltissimi indizi, non espressi ma adombrati, di preclare doti. Si valeva bensì di molti uomini spregevoli; ma fingeva devozione ai migliori. Le seduzioni del vizio operavano largamente su di lui, ma insieme lo pungevano gli stimoli dell attività e del lavoro. Ardevano in lui gli istinti lascivi; ma era pur vivo l amore per la vita militare. Io non credo che sia mai apparso un così straordinario esemplare di confuso miscuglio di tendenze e passioni tra sé diverse e avverse e contrastanti. 13. Chi più di lui gradito, a un certo tempo, agli uomini più egregi, e chi più stretto ai peggiori? Quale miglior cittadino di lui, in un dato momento, e quale più orribile nemico della città? Chi più immerso nei piaceri, e più tollerante delle fatiche? Più avido nel carpire, e più prodigo nel donare? Meraviglioso veramente in lui, o giudici, il conquistare molti alla propria amicizia, il conservarli col rispetto, il mettere il suo in comune con tutti, il soccorrere nel bisogno gli amici col denaro, col credito, col sacrificio personale, col delitto stesso, ove fosse necessario, o con l audacia, il mutare e rimutare l indole propria, e torcerla e piegarla or di qua or di là, il vivere austeramente con le persone gravi, lietamente cogli spensierati, serio coi vecchi, cameratesco coi giovani, sfrontato coi facinorosi, lussurioso coi corrotti. 14. Con una così varia e multiforme natura, come aveva raccolto intorno a sé da ogni dove ogni disperata canaglia, così teneva nelle sue file molte persone diritte e probe mercé l apparenza di una finta virtù; né mai sarebbe da lui scoppiato un così scellerato furore distruttivo contro lo Stato, se un così grande cumulo di vizi non si fosse sostenuto sopra un fondamento di duttilità e di perseveranza. Bando, dunque, o giudici, a quella pretesa avversaria; e l amicizia con Catilina non sia apposta come titolo d accusa. Lo dovrebb essere per troppi, e fra questi per molti galantuomini. Io stesso, io, dico, per poco non fui un tempo tratto da lui in inganno, quando mi parve di vedere in lui un buon cittadino, sollecito di ogni migliore relazione, amico sincero e fedele.1 Le sue infamie mi 1. Io stesso fedele: da una lettera all amico Attico (Ad Atticum I, 2, 1) sembra che Cicerone avesse rischiato di cadere nelle reti di Catilina, quando, nel 65 a.C., aveva avuto l intenzione di difenderlo da un accusa di concussione (de repetundis), forse sperando di averlo come alleato nella campagna elettorale per il consolato. 590

Tua vivit imago - volume 1
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Età arcaica e repubblicana