I PRIMI DOCUMENTI SCRITTI

DALLE ORIGINI ALLA CONQUISTA DEL MEDITERRANEO in breve „ I PRIMI DOCUMENTI SCRITTI Le prime attestazioni Una scrittura pratica La scrittura è attestata a Roma sin dall VIII secolo a.C., ma si difdel latino scritto fonde solo alla fine del VII secolo, epoca alla quale risalgono i primi reperti iscritti (cioè ogdimostrano che getti con iscrizioni dedicatorie), soprattutto a opera di mercanti e artigiani (etruschi o greci). la scrittura viene usata, in una prima La scrittura è inizialmente riservata a scopi pratici, mercantili e amministrativi. Presto fase arcaica, con diviene prerogativa delle famiglie patrizie, e in particolare dei pontefici, che la impiegano finalità pratiche. per fini rituali e religiosi e per la registrazione di documenti di tipo cronachistico, religioso, giuridico, amministrativo. Le masse, per lo più incolte, sono così obbligate ad affidarsi ai patrizi per tutto ciò che comporta il ricorso alla scrittura e, in particolare, per la gestione della religione, nei suoi aspetti sia pubblici (la religione ufficiale sarà a lungo gestita dai patrizi) sia privati (si pensi al malocchio e a incantesimi di vario genere p. 43). Le testimonianze Le iscrizioni private e pubbliche I più antichi documenti della lingua latina sono iscridel latino arcaico zioni private e pubbliche: esse sono redatte in latino arcaico, cioè nel latino parlato nella scritto provengono sua fase iniziale, fortemente influenzato dalla lingua etrusca e da altre lingue italiche quali da iscrizioni private (oggettistica l osco, l umbro, il falisco. incisa) e pubbliche Le iscrizioni private sono incise su oggetti artigianali di uso quotidiano, di ceramica o di (iscrizioni su pietra). metallo (i cosiddetti instrumenta domestica). Molti di questi sono definiti oggetti parlanti , in quanto presentano iscrizioni di frasi in prima persona, nelle quali il manufatto stesso fornisce notizie sulla propria storia e produzione, sulle proprie caratteristiche e finalità. L oggetto prende la parola e dà informazioni sul nome dell artigiano, dell acquirente, del destinatario, della persona a cui viene regalato, sul marchio di fabbrica; in altri casi reca incise formule benauguranti o maledizioni. Le iscrizioni pubbliche, incise su pietra, sono destinate all esposizione e rivolte a un ampio numero di destinatari; attraverso di esse, la scrittura acquista un valore sacrale, stabilendo una connessione, una comunicazione tra gli dèi e gli uomini. Iscrizioni private La bula Praenestina La bula Praenestina La più antica testimonianza della lingua latina è rappresentata da presenta la più antica un documento privato, la bula Praenestina, una spilla etrusca in oro della metà del VII iscrizione secolo a.C., ritrovata in una tomba a Palestrina (l antica Praeneste) nel 1871 e oggi esposta in lingua latina. PLUS La bula Praenestina, un controverso manufatto al Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi Pigorini di Roma. La bula, lunga 10,7 cm, reca incisa sulla parte esterna della staffa un iscrizione bustrofedica, la cui direzione, cioè, cambia da riga a riga (nella prima riga si procede da sinistra a destra, in quella successiva da destra a sinistra, e così via, come si muovono i buoi che arano). Le lettere hanno una forma coerente con l alfabeto latino arcaico; la lingua risulta influenzata dall etrusco, dal sabellico e dal falisco. Il manufatto è un oggetto parlante che menziona i nomi del suo artigiano (o committente) e del suo destinatario: Manios med fhefhaked Numasioi1, corrispondente al latino classico Manius me fecit Numerio, Manio mi ha fatto per Numerio . (Corpus Inscriptionum Latinarum [= CIL] I2, 3) 1. Manios: questo nominativo presenta la desinenza originaria in -os. L esito classico del latino, -us, deriva da un fenomeno di oscuramento, per cui la o si chiude nell articolazione in u. med: forma arcaica dell accusativo del pronome personale 56 di prima persona, attestata anche in altri testi dell età repubblicana. fhefhaked: da pronunciare presumibilmente fèfaked (la forma fh è mutuata dall ortogra a etrusca del periodo); si tratta di un perfetto a raddoppiamento, cioè il raddoppiamento della consonante *f tramite una vocale congiuntiva *e. La desinenza -ed corrisponde al classico -it. Numasioi: il dativo presenta ancora l originaria desinenza in -oi, attestata anche in altre lingue indoeuropee, come greco e sanscrito.

Tua vivit imago - volume 1
Tua vivit imago - volume 1
Età arcaica e repubblicana