LE ORAZIONI DEL PERIODO 63-62 a.C.

L autore Cicerone in breve protrarsi del conflitto creerebbe un grave danno, considerata l importanza economica delle province orientali per Roma, sia per i traffici commerciali, sia soprattutto per i vectigalia, i tributi della cui riscossione si occupava la classe dei cavalieri. „ LE ORAZIONI DEL PERIODO 63-62 a.C. Le Catilinariae (Orationes in Catilinam) Dal 67 al 63 a.C. la vita politica romana è minacciata da Lucio Sergio Catilina, un aristocratico decaduto che mira a ottenere l appoggio degli strati indigenti della popolazione e che, con il suo programma politico, gode del favore dei populares. Nel 64 a.C., in un clima di gravi tensioni sociali, egli si candida al consolato: gli optimates individuano in Cicerone un candidato capace di contrastarlo energicamente. Nella sua campagna elettorale Cicerone si mostra deciso a battersi contro i sovversivi più pericolosi in difesa dell ordine costituito e ad assicurare il rispetto della proprietà. Grazie ai voti dell oligarchia senatoria e della pars pompeiana Cicerone viene eletto console per il 63 a.C. Catilina si ricandida allora per il consolato del 62 a.C., ma non viene eletto. Sollecitato dagli avversari di Pompeo, ordisce una congiura, progetta l uccisione di uomini politici di spicco, tra cui Cicerone, e pianifica un incendio doloso. L 8 novembre del 63 a.C., in una seduta di emergenza del Senato nel tempio di Giove Statore, alla quale è presente anche Catilina, Cicerone pronuncia la prima delle quattro Catilinariae, le orazioni con cui denuncia l aristocratico e svela apertamente il colpo di Stato. Con questo primo discorso dichiara di conoscere i piani del sovversivo, che invita a lasciare Roma, e dimostra la compattezza dei senatori contro i traditori dello Stato ( T3 e T4). Catilina, compreso il pericolo, si reca a Fiesole, in Etruria, dove il suo seguace Manlio ha radunato un esercito di coloni sillani, di vecchi aristocratici decaduti, di diseredati e addirittura malfattori. Il 9 novembre il console informa il popolo romano dell abbandono della patria da parte del sovversivo, ripete le accuse già rivolte contro di lui e informa sulla cospicua forza militare presente in Etruria (seconda Catilinaria). Il pomeriggio del 3 dicembre Cicerone riferisce al popolo i fatti avvenuti nella seduta in Senato tenutasi la mattina (terza Catilinaria): annuncia che i catilinari rimasti a Roma sono stati arrestati grazie all intercettazione di lettere che testimoniano di un loro complotto con i Galli Allòbrogi perché scatenino una rivolta al di là delle Alpi. Cicerone riceve il titolo ono- Le Catilinariae sono le quattro orazioni con cui Cicerone denuncia i piani di Catilina e ne reprime così la congiura. La prima e la quarta orazione sono pronunciate in Senato, la seconda e la terza dinanzi al popolo. Grazie alla scoperta e alla repressione della congiura di Catilina Cicerone è nominato pater patriae. Cesare Maccari, Cicerone denuncia Catilina, 1882-1888. Roma, Palazzo Madama. 545

Tua vivit imago - volume 1
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Età arcaica e repubblicana