Tua vivit imago - volume 1

BRANI CRITICI CRITICI BRANI 15 20 25 30 35 poesia delle infinite potenzialità imprevedibili, così come la poesia del nulla nascono da un poeta che non ha dubbi sulla fisicità del mondo. Questa polverizzazione della realtà s estende anche agli aspetti visibili, ed è là che eccelle la qualità poetica di Lucrezio: i granelli di polvere che turbinano in un raggio di sole in una stanza buia (II, 114-124); le minute conchiglie tutte simili e tutte diverse che l onda mollemente spinge sulla bibula harena, sulla sabbia che s imbeve (II, 374-376); le ragnatele che ci avvolgono senza che noi ce ne accorgiamo mentre camminiamo (III, 381-390). Ho già citato le Metamorfosi d Ovidio, un altro poema enciclopedico (scritto una cinquantina d anni più tardi di quello di Lucrezio) che parte, anziché dalla realtà fisica, dalle favole mitologiche. Anche per Ovidio tutto può trasformarsi in nuove forme; anche per Ovidio la conoscenza del mondo è dissoluzione della compattezza del mondo; anche per Ovidio c è una parità essenziale tra tutto ciò che esiste, contro ogni gerarchia di poteri e di valori. Se il mondo di Lucrezio è fatto d atomi inalterabili, quello d Ovidio è fatto di qualità, d attributi, di forme che definiscono la diversità d ogni cosa e pianta e animale e persona; ma questi non sono che tenui involucri d una sostanza comune che se agitata da profonda passione può trasformarsi in quel che vi è di più diverso. nel seguire la continuità del passaggio da una forma a un altra che Ovidio dispiega le sue ineguagliabili doti: quando racconta come una donna s accorge che sta trasformandosi in giuggiolo: i piedi le rimangono inchiodati per terra, una corteccia tenera sale a poco a poco e le serra le inguini; fa per strapparsi i capelli e ritrova la mano piena di foglie. O quando racconta delle dita di Aracne, agilissime nell agglomerare e sfilacciare la lana, nel far girare il fuso, nel muovere l ago da ricamo, e che a un tratto vediamo allungarsi in esili zampe di ragno e mettersi a tessere ragnatele. Tanto in Lucrezio quanto in Ovidio la leggerezza è un modo di vedere il mondo che si fonda sulla filosofia e sulla scienza: le dottrine di Epicuro per Lucrezio, le dottrine di Pitagora per Ovidio (un Pitagora che, come Ovidio ce lo presenta, somiglia molto a Budda). Ma in entrambi i casi la leggerezza è qualcosa che si crea nella scrittura, con i mezzi linguistici che sono quelli del poeta, indipendentemente dalla dottrina del filosofo che il poeta dichiara di voler seguire. (I. Calvino, Lezioni americane, Mondadori, Milano 2019) Comprendere il PENSIERO CRITICO 1. In che modo, secondo Calvino, nel poema lucreziano si conciliano leggerezza e concretezza? 2. Confronta il modo in cui Lucrezio e Ovidio si confrontano con il tema della leggerezza. Proposte di lettura... Interpretazioni critiche Per approfondire la gura e l opera di Lucrezio nel contesto della Roma dei suoi tempi ti consigliamo il saggio di Marco Beretta La rivoluzione culturale di Lucrezio. Filoso a e scienza nell antica Roma (Carocci, Roma 2015). Sull importanza della riscoperta del De rerum natura nella storia della cultura europea è fondamentale Il manoscritto. Come la riscoperta di un libro perduto cambiò la storia della cultura europea di Stephen Greenblatt (4a ed. Rizzoli, Milano 2018). Prospettive diverse Se vuoi approfondire la presenza del poema di Lucrezio nell arte, nella loso a e nella letteratura italiana contemporanea, puoi consultare il volume Ragione e furore. Lucrezio nell Italia contemporanea, a cura di Francesco Citti e Daniele Pellacani (Pendragon, Bologna 2020). Una lettura dell opera di Lucrezio (e di quella di Seneca) tesa a «ricordarci come eravamo e come potremmo essere è proposta da Ivano Dionigi nel suo libro Quando la vita ti viene a trovare. Lucrezio, Seneca e noi, Laterza, Roma-Bari 2020 (1a ed. 2018). 531

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Età arcaica e repubblicana