Tua vivit imago - volume 1

L autore Lucrezio Metro: esametri 80 85 90 I llu d n h s re bu s | ve re o r, ne fo rte re a r s Illud in his rebus vereor, ne forte rearis impia te rationis inire elementa viamque indugre di sceleris. Quod contra saepius illa religio peperit scelerosa atque impia facta. Aulide quo pacto Trivia i virginis aram Iphianassa i turparunt sanguine foede ductores Danaum delecti, prima virorum. Cui simul infu la virgineos circumdata comptus ex utraque pari malarum parte profusast, et maestum simul ante aras adstare parentem sensit et hunc propter ferrum celare ministros aspectuque suo lacrimas effundere civis, muta metu terram genibus summissa petebat. Una cosa io temo a questo punto, che tu creda magari di iniziarti ai principi di un empia dottrina e incamminarti in una via scellerata. Fu invece molto spesso proprio la religione a generare atti empi e scellerati. Così in Aulide l altare della vergine Trivia insozzarono turpemente col sangue di Ifianassa gli eletti duci dei Danai, fiore di eroi. Appena la benda avvolta alle chiome virginee le ricadde pari ai lati delle guance, e sentì che mesto presso l altare stava suo padre e accanto a lui i sacerdoti celavano il ferro e a vederla i cittadini versavano lacrime, muta di terrore crollava a terra in ginocchio. 80-83. Illud impia facta Ritorna in forma esplicita il timore cui già si accennava (vv. 52-53), che il lettore, e in primis Memmio, possa ritirarsi scandalizzato dalla lettura dell opera prima di averne ben inteso il signi cato profondo. Non si tratta certo di una preoccupazione retorica: Lucrezio è pienamente consapevole dell enorme distanza che separa la sua dottrina dal credo usuale del pubblico romano colto. Soprattutto in tema di religione l epicureismo ribalta uno dei cardini della cultura e della società romane, perché proclama la totale indifferenza delle divinità nei confronti delle azioni umane, e condanna le forme usuali di culto come superstizioni crudeli e vane. ne rearis: completiva dipendente da vereor; i due in niti inire e indugre di sono a loro volta dipendenti da rearis. impia... rationis... elementa: ipallage* per ele- menta impiae rationis. indugre di: forma arcaica per ingre di (inutilizzabile nell esametro) che utilizza il pre sso indu- invece del classico in-. illa religio: notevole enjambement*. 84-86. Aulide prima virorum Inizia il racconto del sacri cio di I genìa: mentre la otta greca è bloccata in ulide dalla bonaccia, l indovino Calcante rende noto il responso della dea Artemide (detta Trivia dai Romani perché le sue immagini erano spesso collocate nei trivii, i crocevia): solo se Agamennone ucciderà sua glia le navi potranno ripartire alla volta di Troia. In questo modo la dea intende punire il condottiero greco, che ha ucciso una cerva a lei sacra. Trivia i Iphianassa i: genitivi arcaici. foede: il termine compariva anche nel ritratto della religio (v. 62). ductores virorum: in questo verso Lucrezio riproduce tratti caratteristi- Audio LETTURA ci dello stile epico, qui funzionale al tema di cui sta trattando: signi cativi, in questa direzione, sono sia la triplice allitterazione* della d- (ductores Danaum delecti), sia la scelta della forma omerica I anàssa invece di I genìa. L espressione prima virorum risulta sarcastica vista l atrocità di cui questi uomini si macchiano. 87-92. Cui simul summissa petebat la scena del sacri cio. L effetto di suspense è creato dal fatto che i vv. 8791 si susseguono in crescendo senza designare l azione principale, il disperato abbandonarsi della fanciulla. infu la: benda di lana bianca che veniva posta sul capo degli animali destinati al sacri cio. Ma un ornamento non dissimile era anche usato per le spose: l ambiguità di questi dettagli accresce il tono lugubre della scena e richiama al lettore un modello preciso, l I genìa in ulide di Euripide. Nella tragedia Agamennone convoca I genìa all accampamento ngendo di voler celebrare il suo matrimonio con Achille. maestum civis: la situazione sembra descritta attraverso gli occhi della vittima, la quale si rende lentamente conto non solo della collocazione sica dei protagonisti (nota le precisazioni topogra che: ante aras, hunc propter), ma anche del pericolo che incombe (ferrum). genibus: probabilmente un ablativo strumentale. summissa: cadendo . 483

Tua vivit imago - volume 1
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Età arcaica e repubblicana