Tua vivit imago - volume 1

LA CRISI DELLA REPUBBLICA E LE GUERRE CIVILI 10 15 20 Nam simul ac species patefactast verna diei et reserata viget genitabilis aura favoni, a riae primum volucris te, diva, tuumque significant in tum perculsae corda tua vi. Inde ferae pecu des persultant pabula laeta et rapidos tranant amnis: ita capta lepo re te sequ tur cup de quo quamque inducere pergis. Denique per maria ac montis fluviosque rapacis frondiferasque domos avium camposque virentis omnibus incutiens blandum per pectora amorem efficis ut cup de generatim saecla propagent. Quae quoniam rerum naturam sola gubernas nec sine te quicquam dias in luminis oras exoritur neque fit laetum neque amabile quicquam, te sociam studeo scribendis versibus esse, Appena si rivela nel giorno il sembiante della primavera e dischiuso si anima il soffio del fecondo zefiro, subito in aria gli uccelli annunciano te, dea, e la tua venuta, i cuori travolti dalla tua forza. Poi fiere e armenti si slanciano a balzi per i prosperi prati, e a nuoto varcano rapidi fiumi: così, preso dal fascino, smanioso ognuno ti segue dove intendi condurlo. Infine per mari e monti e fiumi irruenti e frondose dimore d uccelli e verdi pianure, a tutti imprimendo nel petto l amore suadente, fai sì che smaniosi diffondano la progenie secondo le specie. Poiché tu sola governi la natura delle cose e senza te nulla sorge alle rive divine della luce e nulla si compie di amabile e gioioso, desidero tu sia mia compagna nello scrivere i versi 10-13. Nam tua vi Costruisci: primum aeriae volucris signi cant te, diva, tuumque in tum perculsae corda. L arrivo di Venere infonde nuova vitalità agli animali, che iniziano la stagione degli amori. patefactast: equivale a patefacta est (aferesi). species... verna diei: il sintagma è un esempio della gura stilistica detta ipallage*: l aggettivo verna ( primaverile , da ver) è grammaticalmente coordinato con species, ma si riferisce logicamente a diei. favoni: il favonio, detto anche ze ro, è un vento tipicamente primaverile, lieve e caldo. tuumque in tum: iperbato e allitterazione* della dentale t. corda: accusativo di relazione. 14-16. Inde ferae pergis Il quadro che Lucrezio costruisce è dominato da un moto frenetico e festoso, che esprime il 476 risveglio eccitato della natura. Anche i umi (amnis, arcaismo per amnes) sono rapidi (rapidos), perché lo scioglimento delle nevi li rende più ricchi di acqua e quindi più impetuosi. ferae pecu des: animali selvatici e di allevamento ; è con ogni probabilità una coppia di sostantivi legati per asindeto*. Da notare la marcata allitterazione della p in pecu des persultant pabula. capta sequ tur: il soggetto sottinteso quaeque (fera) si ricava dal successivo quamque: ogni animale . lepo re cup de: due concetti-chiave del sistema lucreziano: Venere rappresenta le forze vitali della natura, l amore prima di tutto, e ispira desiderio e gioia agli esseri viventi. Ma il lepos ( grazia ) è anche una delle qualità formali che Lucrezio rivendica alla propria poesia, e che spera di ottenere da Venere. 17-20. Denique saecla propagent frondife ras: aggettivo composto (da frons e fero); la perifrasi frondife ras domos avium indica gli alberi. cup de: ritorna questa parola chiave (vedi v. 16) proprio quando Lucrezio dichiara esplicitamente il principale effetto di Venere, la propagazione della specie (generatim saecla propagent), resa possibile dal desiderio (cup de). saecla: saecula; complemento oggetto di propagent. generatim: l avverbio in -im sottolinea che le specie si riproducono separatamente. 21-24. Quae versibus esse Venere, vera dominatrice della natura (quae naturam sola gubernas) e fonte di piacere, è invocata da Lucrezio come compagna (te sociam) nella composizione del poema. A questo punto l inno si trasforma in invo-

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Età arcaica e repubblicana