Tua vivit imago - volume 1

LA CRISI DELLA REPUBBLICA E LE GUERRE CIVILI Sandro Botticelli, La Primavera, 1478 ca. Firenze, Galleria degli Uffizi. L oblio medievale e la resurrezione rinascimentale di Lucrezio Diversi autori tardoantichi continuano a testimoniare la fortuna del poema attraverso numerosi echi o citazioni vere e proprie, come avviene per esempio con Servio, commentatore virgiliano di IV-V secolo d.C., o con Rutilio Namaziano, autore di un poema in distici elegiaci, il De red tu suo. Il Cristianesimo critica l epicureismo del De rerum natura, specialmente per la sua posizione antireligiosa e per la negazione dell immortalità dell anima. Riprese e allusioni non mancano però neanche in autori cristiani come Tertulliano e Agostino. Lattanzio (III-IV secolo d.C.) cita e attacca spesso Lucrezio, di cui è uno dei maggiori conoscitori e detrattori. A Girolamo (IV-V secolo d.C.) dobbiamo, come si è visto ( p. 459), la conoscenza della supposta follia del poeta causata da un filtro d amore e del conseguente suicidio. Durante il Medioevo il De rerum natura sembra scomparire, tranne per pochi cenni in autori quali Beda e Rabano Mauro; non si può escludere che il poema fosse noto solo in via indiretta attraverso le citazioni contenute in opere di età precedenti. Nel 1417 l umanista Poggio Bracciolini (1380-1459) scopre in un convento situato in Germania un manoscritto (oggi perduto) contenente il De rerum natura, lo fa copiare e invia la copia all amico Niccolò Niccoli (1365-1437) a Firenze. Il ritrovamento consente all opera di godere 468 Francesco Podesti, Toquato Tasso legge il suo poema alla corte degli Este, 1842. Brescia, Pinacoteca Tosio-Martinengo. di una rinnovata e rapida diffusione (esistono oltre cinquanta manoscritti databili al XV secolo), poi ulteriormente facilitata dalla pubblicazione a stampa (la prima edizione appare a Brescia nel 1473). Il poema riceve presto l attenzione dei circoli filologici ed esercita un grande impatto letterario e filosofico dapprima in Italia e poi nel resto d Europa. L influenza del modello lucreziano si può osservare, per esempio, nelle opere di Angelo Poliziano (1454-1494), la cui rappresentazione di Venere nelle Stanze per la giostra, debitrice del proemio al primo libro di Lucrezio, ispirò tra l altro la Primavera di Sandro Botticelli (1445-1510). Tra i grandi autori della letteratura italiana a rendere omaggio al De rerum natura nel secolo successivo vanno ricordati Matteo Maria Boiardo (14411494), che recupera spunti lucreziani per la propria concezione dell Amore nell Orlando innamorato, e Torquato Tasso (1544-1595), che nella Gerusalemme liberata riprende l immagine lucreziana del bicchiere dagli orli coperti di miele ( p. 512). La fortuna di Lucrezio in epoca moderna e contemporanea Il poema non è immediatamente inserito nell Indice dei libri proibiti (1559) della Chiesa cattolica (lo sarà soltanto nel 1718), pur offrendo una filosofia in netto contrasto con il Cattolicesimo e avendo ispirato pensatori ritenuti eretici, come Giordano Bruno (1548-1600), che

Tua vivit imago - volume 1
Tua vivit imago - volume 1
Età arcaica e repubblicana