Tua vivit imago - volume 1

LA CRISI DELLA REPUBBLICA E LE GUERRE CIVILI Testo PLUS Gli dèi e il mondo Testo PLUS La natura dei fulmini la dei primi animali. Questi ultimi inizialmente spuntavano dal suolo e molti di loro non riuscivano a sopravvivere e a riprodursi a causa dei loro corpi deformi. Viceversa, gli esseri umani dei primordi erano più forti e resistenti di quelli attuali, si sostentavano attraverso ciò che la natura offriva loro, ma dovevano convivere con la penuria di cibo e il pericolo dei predatori ( T15). Con il passare del tempo, la civiltà inizia a fare la sua comparsa: la scoperta del fuoco e le invenzioni quali il diffondersi dell uso dei vestiti e di ripari artificiali hanno permesso progressivamente agli uomini di formare legami di amicizia e alleanze, di sviluppare linguaggi articolati e di fondare società complesse regolate da leggi e istituzioni. Tuttavia, fenomeni ancora inspiegabili vengono attribuiti agli dèi, e così l ignoranza ha dato origine alla religione, causando innumerevoli mali agli uomini. Inoltre, la facilità con cui, grazie al consolidarsi della civiltà, si possono soddisfare bisogni naturali e necessari per la sopravvivenza ha lentamente corrotto gli uomini, mettendoli nella condizione di inseguire desideri vani. Libro VI Dopo aver lodato la città di Atene per aver dato i natali a Epicuro, Lucrezio illustra secondo la dottrina epicurea le cause scientifiche di numerosi fenomeni naturali che il pensiero mitico-religioso ha invece attribuito all azione degli dèi. Gran parte del sesto libro è dunque dedicata all indagine su manifestazioni quali tuoni, fulmini, trombe marine, nubi, piogge, terremoti, eruzioni vulcaniche, straripamenti di fiumi, esalazioni sulfuree, fonti d acqua, magneti e malattie: sono fatti che, per quanto terrificanti, si possono spiegare alla luce della fisica epicurea, e non richiedono affatto l attribuzione agli dèi di un potere sulle vicende della natura. L esposizione delle cause che determinano lo sviluppo di morbi nell aria sfocia nel racconto della peste di Atene (430-429 a.C.), con il quale si chiude il poema ( T16): la descrizione analitica dei sintomi dell epidemia sul corpo umano, delle ripercussioni psicologiche e delle reazioni degli uomini in preda al panico dipingono un quadro di disperazione e morte che fa da contraltare al trionfo e alla celebrazione della vita dell inno a Venere, con cui si apre il primo libro, e dimostra quanto deleterie siano le credenze tradizionali, che impediscono agli Ateniesi di reagire in modo appropriato alla disgrazia che li ha colpiti. Libro Materia I Fisica Contenuto Inno a Venere e dedica a Memmio Elogio di Epicuro Accusa alla superstizione religiosa, rappresentata dal sacri cio di I genìa Descrizione degli atomi quali particelle indistruttibili, immutabili, in nite che, muo- vendosi nel vuoto, si aggregano in modi diversi dando vita a ogni cosa Confutazione delle tesi di Eraclìto, Empèdocle e Anassàgora L atarassia Il clina men: il moto casuale degli atomi L interazione degli atomi con gli esseri umani II III Antropologia Elogio di Epicuro L anima e l animus Spiegazione del motivo per cui non bisogna temere la morte Proemio in cui Lucrezio si paragona al medico che cosparge di miele l orlo del IV bicchiere contenente amaro assenzio I simulacri, membrane che si staccano dalla super cie dei corpi e volano in giro terrorizzando la nostra mente La teoria delle sensazioni L amore V VI 464 Cosmologia Elogio di Epicuro Descrizione del moto dei corpi celesti, in particolare Sole e Luna Storia dell umanità, dalla sua comparsa no alla civilizzazione Descrizione di fenomeni meteorologici e terrestri (fulmini, nubi, terremoti, vulcani ) La peste di Atene

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Età arcaica e repubblicana