Tua vivit imago - volume 1

L autore Lucrezio perché alcuni sono piacevoli alla vista, all olfatto, al tatto, al gusto e all udito mentre altri non lo sono; o, ancora, perché esistono liquidi, solidi e gas. Se il numero di forme è finito, tuttavia, il numero degli atomi è infinito. La Terra contiene una gran quantità di forme di atomi ed è per questo stata venerata come una dea madre; venerare gli dèi tradizionali, però, non ha senso, poiché essi, incuranti degli uomini, vivono negli intermundia, zone tra terra e cielo, e conducono in pace delle esistenze eterne prive di dolori e pericoli. La discussione torna poi sugli atomi e sulle loro qualità, per concludersi con la tesi dell esistenza di più mondi abitati nell universo e sul processo di decadenza del pianeta Terra, al quale è soggetto essendo composto di atomi come tutti i corpi. Libro III Il terzo libro è aperto da uno degli inni rivolti a Epicuro ( T11), che costituiscono, nel corso del poema, un filo conduttore della trattazione e riflettono il ruolo quasi religioso che il culto del Maestro aveva assunto nell ambito della scuola. Oggetto del libro è la spiegazione della natura fisica dell anima: anch essa è costituita da atomi, ma di forma differente rispetto a quelli del corpo, e sottostà a un irreversibile processo di disgregazione. La natura umana è tale per cui ogni parte è strettamente connessa alle altre: corpo e anima possono sussistere solo in unione; se uno dei due soffre ne risente anche l altro; essi nascono, crescono e muoiono insieme ( T12). Un corpo, infatti, non può non avere un anima e un anima non può non essere contenuta in un corpo. La morte, dunque, non deve essere temuta dall uomo, perché egli non è in grado di percepirla, come non è in grado di avvertire o ricordare ciò che è avvenuto prima della sua nascita. Anima e corpo costituiscono un unità irripetibile: se anche dopo la morte gli stessi atomi che hanno formato un tutt uno di anima e corpo tornassero insieme nella stessa disposizione, non vi sarebbe coscienza della vita precedente, perché l interruzione data dalla morte impedirebbe la memoria. Ciò che non esiste non può avere percezione, quindi è irragionevole Testo PLUS lamentarsi della morte. Il monologo della Natura L argomento personificata ( T1) conclude il libro con un invidel terzo libro to all atarassia e alla moderazione psicologica. Libro IV Il proemio del quarto libro è una dichiarazione d intenti e, allo stesso tempo, una professione di poetica: Lucrezio si propone di ingentilire l esposizione di una dottrina difficile quale l epicureismo grazie al fascino della forma poetica ( T13). Segue una trattazione sui simulacri (simulacra), membrane sottilissime che si staccano continuamente dalle superfici dei corpi e che vagano nel vuoto in ogni direzione, colpendo i sensi di chi vi si imbatte. I sensi sono il mezzo attraverso il quale la realtà viene percepita e il criterio con cui giudicare quest ultima; la loro importanza è chiarita ulteriormente dalla spiegazione del funzionamento di vista, udito, gusto e olfatto. A distorcere le percezioni è invece la mente, per esempio durante il sonno, quando essa è colpita da immagini spesso provenienti dagli eventi vissuti nella veglia. I sogni possono essere di vario carattere; quelli di tipo erotico offrono a Lucrezio l occasione per fornire una descrizione dell impulso sessuale, desiderio naturale ma non necessario, e della sua degenerazione nella passione amorosa, un male che impedisce il raggiungimento dell atarassia ( T14). Raffaello, La Scuola di Atene (particolare con Epicuro), 15091511. Vaticano, Stanze di Raffaello. Testo PLUS L illusione amorosa Libro V il libro più esteso del poema: si apre con un nuovo inno a Epicuro, seguito da una dettagliata ricostruzione della storia del cosmo e del pianeta Terra. Quest ultimo non è stato creato dagli dèi per gli uomini, ma ha avuto origine da un aggregazione casuale di atomi e un giorno avrà una fine. Si deve accettare, data l infinità di spazio, materia e tempo, che esistano, siano esistiti ed esisteranno innumerevoli altri mondi simili o anche uguali al nostro. La trattazione di Lucrezio esclude accuratamente qualunque ruolo degli dèi e qualunque teoria teleologica, che presupponga, cioè, l esistenza di un fine ultimo degli eventi della storia: il progresso è frutto di scoperte casuali e graduali, e la vita degli esseri umani è parimenti soggetta a miglioramenti e a peggioramenti. Vengono poi descritti dettagliatamente la formazione della Terra, del Sole e della Luna, il moto dei corpi celesti, l alternanza del giorno e della notte, le eclissi, la comparsa delle prime piante e quel- 463

Tua vivit imago - volume 1
Tua vivit imago - volume 1
Età arcaica e repubblicana