Poesia del rito, poesia del mito

LA CRISI DELLA REPUBBLICA E LE GUERRE CIVILI Poesia del rito, poesia del mito T21 Un epitalamio tratto da Liber, carme 62, vv. 1-10 LATINO ITALIANO Il carme 62 è il secondo epitalamio della raccolta (dopo il più ampio carme 61). Si tratta di un contrasto nuziale tra un coro maschile e uno femminile, che si alternano con stro intervallate da un ritornello identico. Probabilmente il componimento non era legato a un occasione, ma aveva un carattere puramente letterario, vista l assenza di referenti reali, la forte presenza di motivi tradizionali greci e la presentazione del tema (che inizia di fatto con il v. 20) quasi sotto forma di una controversia sull opportunità di contrarre matrimonio. I vv. 1-10 qui riprodotti contengono le prime due stro del contrasto tra il coro di ragazzi (i primi) e quello di fanciulle. ly mpo Ve spe r a de st, iu ve ne s, co nsu rg te ; | Ve spe r O Metro: esametri dattilici 5 Vesper adest, iuvenes, consurgite; Vesper Olympo expectata diu vix tandem lumina tollit. Surgere iam tempus, iam pinguis linquere mensas; iam veniet virgo, iam dicetur hymenaeus. Hymen o Hymenaee, Hymen ades o Hymenaee! giunto Vespero, giovani alzatevi. Vespero innalza finalmente al cielo la luce tanto aspettata. tempo di alzarsi e lasciare la ricca cena; sta per arrivare la vergine e si intonerà l imeneo: Imene, Imeneo, vieni qui, Imene Imeneo. 1-5. Vesper adest Hymenaee! iuvenes, consurgite: l invito ai giovani ad alzarsi, che può essere immaginato come pronunziato da un corifeo o dall intero coro, è legato all arrivo (adest, con valenza sacrale) di Vespero, l astro sacro a Venere, detto così perché sorge alla sera (in greco hèsperos). Si tratta del segnale con cui si conclude la festa nuziale e può avere inizio la deductio, ovvero il corteo che accompagna la sposa nella casa. Olympo lumina: la solennità del momento è ulteriormente sottolineata dal riferimento all Olimpo e dall ef cace iperbato* exspectata lumina, intervallato da una sequenza di avverbi (diu vix tandem). Surgere iam hymenaeus: l urgenza con cui il canto in onore di Imeneo deve essere intonato è bene espressa dall anafora* di iam, le cui prime due occorrenze sono all interno della frase tempus (sott. est: è il momento ); il primo in nito, surgere, recupera il tono sacrale riferito a Vespero, mentre l abbandono 426 delle abbondanti mense (pinguis menses) riporta il discorso pienamente sul piano umano. Al v. 4, iam in anafora è accompagnato a due verbi al futuro, il primo legato al soggetto dall allitterazione* (veniet virgo), il secondo (dicetur) inserito in una struttura metrico-formale rara: l aspirazione di hymenaeus, parola quadrisillabica che occupa la seconda parte del quinto piede e l intero sesto, fa posizione , chiudendo la sillaba nale del verbo, che viene contata come lunga, e mettendo così in risalto il nome tecnico del canto nuziale, ben isolato ed evidenziato alla ne del verso. Hymen o Hymenaee Hymenaee: il verso, ripetuto identico al v. 10, è il ritornello, costituito dall invocazione a Imeneo, personi cazione del canto: per la lettura metrica, tieni conto che nella prima parte del verso Hymen e Hymenaee presentano sillaba iniziale rispettivamente lunga e breve, mentre nella seconda parte la sillaba iniziale è breve in entrambi i casi. Aimé-Jules Dalou, Bacco e Arianna, 1894. Williamstown, Clark Art Institute.

Tua vivit imago - volume 1
Tua vivit imago - volume 1
Età arcaica e repubblicana