T17 LAT ITA - Cicerone

LA CRISI DELLA REPUBBLICA E LE GUERRE CIVILI T17 Cicerone tratto da Liber, carme 49 LATINO ITALIANO Il carme è un biglietto di ringraziamento indirizzato a Cicerone: il tono esagerato e alcune scelte lessicali sembrano far pensare a una forma di sarcasmo contro l avvocato della Pro Caelio ( p. 547). D se rt ss me | Ro mu l ne po tu m Metro: endecasillabi faleci 5 Disertissime Romuli nepotum, quot sunt quotque fuere, Marce Tulli, quotque post aliis erunt in annis, gratias tibi maximas Catullus agit, pessimus omnium poeta, tanto pessimus omnium poeta quanto tu optimus omnium patronus. 1-3. Disertissime Romuli annis Romuli nepotum: questa formula solenne ( tra i nipoti di Romolo ) in luogo di Romanorum (più semplicemente, tra i Romani ) è senz altro ironica e allude all origine provinciale dell homo novus Cicerone. quot sunt in annis: è evidente il tono iperbolico delle relative con pronome anaforico e verbi rispettivamente al presente, al perfetto e al futuro. T18 Eloquentissimo tra i nipoti di Romolo che furono, sono e saranno negli anni a venire, Marco Tullio, ti ringrazia molto Catullo, il peggiore poeta di tutti tanto il peggiore poeta di tutti quanto tu sei il migliore avvocato di tutti. (trad. G. Paduano) 4-5. gratias tibi poeta pessimus: un altro superlativo, apposizione di Catullus, che sembra ri ettere l opinione negativa che l Arpinate aveva espresso nei confronti dei poetae novi. 6-7. tanto pessimus patronus omnium: è notevole l ambiguità dell ultimo verso, in cui Catullo crea un gioco verbale basato sulla posizione del genitivo omnium: il genitivo, infatti, può essere riferito a optimus, come suggerisce il parallelismo ( migliore di tutti ), ma anche a patronus ( l avvocato di tutti : questa accezione sminuisce e svilisce il ruolo di Cicerone, forse con un riferimento alla sua scelta di difendere, tra gli altri, Celio). Cesare tratto da Liber, carme 93 LATINO ITALIANO Il distico costituisce una dichiarazione di completa indifferenza nei confronti di Cesare, ma non è possibile stabilire con certezza l occasione concreta del componimento. sa r, t b ve lle pla ce re , N l n m u m stu de o , || Cae ne c sc re u tru m s s || a lbu s a n a te r ho mo . Metro: distico elegiaco Nil nimium studeo, Caesar, tibi velle placere, nec scire utrum sis albus an ater homo. Non mi preoccupo, Cesare, di volerti piacere, neanche di sapere se sei bianco o nero. (trad. G. Paduano) 1-2. Nil nimium ater homo Nil nimium: signi ca non troppo , cioè per niente . Caesar: il vocativo è collocato subito dopo la cesura semiquinaria, esat- 420 tamente a metà dell esametro. utrum... an: proposizione subordinata interrogativa indiretta di tipo disgiuntivo. albus an ater: Catullo afferma il suo comple- to disinteresse per Cesare ricorrendo a un espressione proverbiale propria di un linguaggio colloquiale e popolare. Nota l allitterazione in a.

Tua vivit imago - volume 1
Tua vivit imago - volume 1
Età arcaica e repubblicana