Tua vivit imago - volume 1

L INCONTRO CON L AUTORE LA CRISI DELLA REPUBBLICA E LE GUERRE CIVILI LO STILE DI CATULLO ricerca dell immediatezza cura formale Il celeberrimo carme costituisce uno degli esempi migliori per evidenziare le modalità e la tecnica con cui Catullo riesce a raggiungere la studiata immediatezza che caratterizza buona parte della sua produzione poetica. L «eccezionale quadratura strutturale del carme (E. Paratore) si abbina a precise scelte sintattico-lessicali, stilistiche e metriche che esaltano il tema portante del distico: la lacerazione interiore causata dalla coesistenza di sentimenti opposti. Oltre alla struttura, che come spesso nel Liber è al contempo netta e uida, sul piano sintattico e lessicale va rilevata una sapiente alternanza di forme attive (in particolare faciam e Nescio) e passive ( eri ed excrucior) volte a evidenziare l incapacità del poeta di comprendere quanto succede e a esprimere così ef cacemente l annullamento della volontà umana di fronte all ineluttabilità della lacerazione interiore. La collocazione delle parole all interno del verso e un elegante uso delle incisioni metriche confermano l estrema cura formale del distico. Nel primo verso, la cesura semiternaria dopo amo si abbina a quella semisettenaria dopo faciam: si stabilisce così una piena coincidenza tra pause ritmiche e sintassi verbale (la prima coppia ossimorica all inizio, seguita dalla proposizione interrogativa indiretta e in ne dalla proposizione principale); allo stesso tempo, sul piano ritmico si crea una preziosa sequenza di elementi crescenti (tre Odi et amo, poi quattro Quare id faciam, e in ne cinque fortasse requiris), che prepara alla risposta del pentametro con un crescendo di pàthos. L isolamento del verbo principale Nescio, già notato a proposito della struttura sintattica, è ulteriormente sottolineato dall analisi metrica: esso occupa interamente il primo piede del pentametro ed è seguito da una dieresi, un punto cioè in cui la ne di parola coincide perfettamente con la ne del piede e su cui il poeta invita a concentrare l attenzione anche grazie al diverso trattamento prosodico della terminazione verbale -o rispetto al verbo amo del verso precedente (amo ha la -o lunga, Nescio breve). L incapacità di comprendere con la ragione lascia così interamente spazio alla dolorosa percezione di quanto accade, la cui lacerazione è evidenziata dalla pausa centrale del pentametro, che separa il verbo eri dal suo reggente sentio. I TEMI DI CATULLO amore come lacerazione irrazionalità Sul piano tematico il carme è emblematico della poesia d amore di Catullo: argomenti ricorrenti nel Liber vi sono condensati e risultano uidamente connessi l uno con l altro. Il primo tema, quello più evidente e intorno al quale ruota di fatto la struttura del distico, è la lacerazione dell Io, in balìa dei due sentimenti opposti di odio e amore. Il tema è sviluppato qui in una maniera paradossale anche grazie alla scelta del verbo odi in luogo della perifrasi non (o minus) bene velle preferita in altri carmi del Liber (72, 8: cogit amare magis, sed bene velle minus T11). La forza anche sica di questo dolore lancinante è poi messa in evidenza dalla scelta di un verbo dalla radice molto concreta come excrucior, con cui non a caso Catullo conclude il suo distico. Al centro, l interrogativa con la sua risposta netta lascia trasparire un altro tema importante: l impossibilità per l uomo di cogliere la forza violenta dei sentimenti con la razionalità e quindi di capire le ragioni profonde di emozioni e sofferenze. Di fronte a un sentimento così travolgente, Catullo non ha risposte né rimedi: egli può solo accettare e subire ciò che gli accade, totalmente incapace di moderare e controllare le passioni. 380

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Età arcaica e repubblicana