3. La repubblica

Il contesto storico Le origini di Roma in breve zione il suo successore, Servio Tullio, avrebbe introdotto a Roma l ordinamento centuriato, ossia un sistema di ripartizione della cittadinanza che prevedeva una suddivisione per classi di censo (dunque su base economica) e poi un raggruppamento per unità dette centurie , in numero diverso per ogni classe. Ogni centuria è sia un unità militare sia un unità elettorale e prende parte ai comizi centuriati, l assemblea del popolo in armi ( p. 38). L ultimo a detenere il potere monarchico a Roma sarebbe stato Tarquinio detto il Superbo; la tradizione traccia un quadro a tinte fosche di questo sovrano e del suo regno, che si sarebbe concluso nel 509 a.C. dopo la rivolta degli aristocratici in seguito alla violenza che Sesto Tarquinio, figlio del re, avrebbe perpetrato ai danni di Lucrezia, figlia e moglie di due importanti aristocratici. 3. La repubblica I sette re, dunque, avrebbero regnato complessivamente per quasi due secoli e mezzo, un lasso di tempo decisamente troppo ampio per un numero così esiguo di sovrani. Tuttavia, al di là degli elementi leggendari che circondano questi personaggi, le vicende tramandate conservano una serie di informazioni storicamente attendibili; per esempio, le caratteristiche attribuite agli ultimi tre re (gli etruschi Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo) e gli eventi che caratterizzano i primi anni della repubblica testimoniano a detta degli studiosi un fatto reale: Roma, negli ultimi anni del VI secolo a.C., finisce verosimilmente sotto il controllo di autentici signori della guerra venuti dall Etruria, capi militari che sono riusciti a conquistare il potere alla testa di proprie bande armate. Il predominio dell aristocrazia Letta in questa prospettiva, la cacciata dei Tarquini rappresenterebbe il momento in cui l aristocrazia, dopo aver allontanato l ultimo sovrano, sarebbe riuscita a ottenere il controllo della città, instaurando una forma di governo basata sulla collegialità e sulla temporaneità delle cariche: è l inizio della cosiddetta repubblica di Roma (dal termine latino res publica, cosa pubblica ). Alla base di questo nuovo sistema politico che si va definendo vi è il patriziato, formato dai membri delle famiglie più potenti e prestigiose, che affermano di discendere dai Senatori nominati da Romolo in persona, e che possono contare su una fitta rete di sostenitori. Con l abbattimento della monarchia ha perciò inizio una nuova fase, caratterizzata dal predominio delle famiglie gentilizie, che si accordano per dividersi il potere e si organizzano tra loro per gestirlo, escludendo il resto della cittadinanza. In tal modo, queste famiglie trasformano il patriziato in una casta chiusa di cui si può far parte soltanto per nascita e che è nettamente separata dalla plebe, costituita da tutti coloro che non possono vantare origini altrettanto prestigiose. La netta separazione fra questi due gruppi è sancita da una serie di divieti, per esempio quello che impedisce i matrimoni fra patrizi e plebei, o quello che decreta l esclusione di questi ultimi dalle magistrature e dalle cariche religiose. Dal 509 a.C., Lo scontro fra patrizi e plebei L avvento della repubblica porta alla costituzione di un modello di comunità in cui i plebei sono esclusi dalla vita politica risultando, nei fatti, dei cittadini di seconda categoria. Tale condizione, però, cozza con il ruolo sempre più importante che costoro hanno all interno dell esercito cittadino, di cui costituiscono la maggioranza. Ne deriverà così uno scontro politico destinato, fra alterne vicende, a caratterizzare i primi secoli di Roma repubblicana. I plebei mal sopportano la subalternità rispetto ai patrizi, particolarmente gravosa anche dal punto di vista economico (la plebe infatti è più esposta all indebitamento, che per il debitore insolvente prevede la riduzione I plebei, esclusi le famiglie nobili (patrizi) si dividono le cariche politiche, collegiali e temporanee, escludendo i non nobili (plebei). dalla vita politica, organizzano varie secessiones contro i patrizi e creano delle magistrature autonome. 37

Tua vivit imago - volume 1
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Età arcaica e repubblicana