PLUS - Lesbia-Clodia raccontata da Cicerone

L autore Catullo in breve L amore L opera di Catullo dà una rappresentazione della sua esistenza come completamente occupata dalla poesia e dagli affetti; centrale, in particolare, risulta l amore potente e atroce al tempo stesso per Lesbia. Questo nome fittizio con cui il poeta vuol richiamare alla mente l amatissima Saffo, originaria di Lesbo, non è che lo pseudonimo di un nome reale. Sulla base di un passo di Apuleio (II secolo d.C.), si ritiene che la Lesbia cantata dal poeta, con cui ha una relazione tormentata, vada identificata con Clodia, sorella del tribuno Publio Clodio Pulcro e moglie di Quinto Cecilio Metello, al centro di scandali e fortemente attaccata da Cicerone nell orazione Pro Caelio. L amore tormentato per Lesbia-Clodia è centrale nell opera catulliana. Lesbia-Clodia raccontata da Cicerone L immagine di Lesbia all interno del Liber di Catullo è parziale: la donna reale è a tratti velata dalla rappresentazione letteraria che ne dà il poeta-amante ripercorrendo la loro vicenda amorosa, dal primo incontro fino alla separazione (discidium). Se l identi cazione di Lesbia con Clodia, basata su un passo di Apuleio (II secolo d.C., cap. 10 dell Apologia) è corretta, allora è possibile conoscere alcuni lati della vita e del carattere di questa donna coinvolta a pieno titolo nella vita sociale e politica della Roma del suo tempo. Clodia, infatti, fu la testimone più importante del processo intentato nel 56 a.C. contro Celio Rufo, suo ex amante accusato di violenza politica: la donna dichiarò che Rufo la derubò per poi usare il denaro a fini di corruzione e che addirittura pagò un sicario per ucciderla, non riuscendo però nell intento. Rufo fu difeso nell occasione da Marco Tullio Cicerone, che tenne la sua celebre orazione (Pro Caelio) nell aprile del 56, durante i ludi Megalenses ( p. 547). Il principe del foro impostò la sua difesa, oltre che sulla frammentazione e confutazione delle singole accuse, anche ed efficacemente su un attacco violento nei confronti di Clodia, sul cui conto già circolavano voci piuttosto scandalose. In particolare, si diceva di lei che avesse numerosi amanti, generalmente più giovani, e che fosse legata al fratello Publio Clodio da un rapporto incestuoso. Sfruttando tutte le malelingue Cicerone fece appello alla morale tradizionale della società romana e tolse così qualsiasi autorevolezza alla testimonianza di Clodia, donna svergognata di cui non ci si poteva fidare, e riuscì vincitore facendo assolvere il suo assistito. L abilità oratoria di Cicerone si evidenzia anche dal modo con cui nomina la donna all interno del testo: l avvocato ricorre piuttosto raramente al semplice nome proprio, preferendo locuzioni infamanti e paragoni Antonio Zucchi, Catullo conforta Lesbia per la morte del passero e scrive un ode, 1773 ca. con gure mitologiche femminili connotate in modo decisamente negativo. Nel paragrafo 18 dell orazione, per esempio, paragona Clodia a Medea, ponendo a confronto l odio dell eroina tragica per Giasone con quello di Clodia per Rufo. Nel paragrafo 62, poi, la definisce quadrantaria: l aggettivo, che si potrebbe rendere con l espressione da quattro soldi , si riferisce al prezzo corrente (un quarto di asse) per un ingresso ai bagni (luogo stabilito per la consegna del veleno), ed è inserito efficacemente nella sezione in cui Cicerone racconta che Clodia arrivò a corrompere il proprietario dei bagni, smontando così la dura accusa del tentato omicidio. Che Clodia fosse una donna senza scrupoli e con uno spiccato interesse per il denaro è un dato su cui Cicerone insiste anche nei paragrafi 59-60, in cui allude alla morte improvvisa del marito di lei, Quinto Metello, sulla cui causa circolava voce che fosse stata una dose di veleno somministrata proprio dalla moglie. Cicerone, infine, ricorre ancora all ironia colta quando definisce la donna illa boòpis ( quella [donna] dagli occhi bovini , cioè grandi): il tradizionale epiteto di Giunone, moglie e sorella di Giove, allude neppure troppo sottilmente alle voci di un rapporto incestuoso tra Clodia e suo fratello. 365

Tua vivit imago - volume 1
Tua vivit imago - volume 1
Età arcaica e repubblicana