Le satire: i temi

Il contesto letterario Una nuova letteratura per una società in mutamento in breve Il realismo La satira di Lucilio possiede inoltre un carattere marcatamente realistico. Il poeta mira al verum, trae ispirazione dalla quotidianità, ripropone, spesso con ironia, situazioni e personaggi di ogni classe sociale, urbana e rustica, raffinata e umile. Ciò è evidente fin dal libro XXVI, che gli studiosi ritengono possa essere stato il primo in ordine di composizione, nel quale Lucilio espone le proprie scelte di poetica. L autore rifiuta i generi alti, apprezzati da un pubblico colto molto ristretto, e quelli popolari, giudicati rozzi; polemizza contro la tragedia e l epica, perché propongono contenuti inverosimili, si alimentano di immagini mitologiche, mondi fittizi, situazioni fantastiche, presenze mostruose, personaggi talora perfetti (v. 587 Marx): Lucilio evita temi fittizi e mitologici e ambisce a illustrare il reale, la vita quotidiana. Nisi portenta anguisque volucris ac pinnatos scribitis. Non scrivete altro che di mostri, di serpenti volanti e alati. (trad. E.R. D Amanti) Il carattere soggettivo Ciò che rende Lucilio diverso dai suoi predecessori è anche il fatto che egli ricava la materia principale dalla propria vita e dalle proprie esperienze (vv. 590591 Marx): [...] ex praecordiis / ecfe ro versum. traggo il verso dal profondo del mio cuore. L intento realistico fa sì che Lucilio prediliga come fonte dei propri componimenti la sua vita personale. (trad. E.R. D Amanti) L importanza data da Lucilio all elemento personale, autobiografico-realistico, influenzerà non solo il genere satirico, ma in generale la successiva produzione letteraria latina, come dimostrano le esperienze poetiche di Catullo e Orazio. Le satire: i temi La corruzione della politica e dei costumi Lucilio vive in un età di drammatici scontri politici e di profonda crisi di valori. La sua produzione è strettamente legata all attualità, si alimenta dei problemi politici, sociali, culturali. L importanza di Lucilio sul piano letterario consiste nell aver definito la satira quale forma poetica adatta alla descrizione e all analisi critica del suo tempo. Le satire luciliane Un aggressività costruttiva La satira luciliana si caratterizza anche per il carattere aggressivo, una vis polemica che non risparmia vigorosi attacchi ad personam. Il poeta prende di mira personaggi ben precisi e le loro scelte politiche, li irride con sarcasmo, ne biasima ed esaspera i vizi e i difetti; tra coloro su cui esercita una critica impietosa vi sono anche i nemici dei suoi protettori. Grazie all elevata condizione sociale e soprattutto all amicizia con i più grandi personaggi del tempo, Lucilio può esercitare la parrhesìa, la libertà di parola, con cui «accusò i primi cittadini e il popolo, tribù per tribù (Orazio, Satire II, 1, 69). Dietro l aggressività di Lucilio si riconosce un intento etico e politico: ergendosi a giudice del costume e di un umanità corrotta, egli propone modelli comportamentali che possano indirizzare il civis Romanus all agire onesto e nell interesse dello Stato. Il tono spesso contengono spesso la descrizione e l analisi di eventi storici e politici contemporanei. aggressivo rivolto, nelle satire, agli usi e ai costumi corrotti è dovuto alla volontà di Lucilio di proporre ai cittadini romani un modello di comportamento onesto. Le invettive contro Lupo Uno dei bersagli di Lucilio è Lupo, identificato con Lucio Cornelio Lèntulo Lupo, oratore e politico di rilievo, divenuto, dopo una condanna per corruzione, console nel 156 a.C. e censore nel 147 a.C.; sebbene in seguito a un accusa per concussione fosse stato espulso dal Senato, Lupo era stato ripristinato da Quinto Metello Macedonico, nemico di Scipione e di Lucilio, addirittura nella carica di princeps senatus. Nel I libro, pubblicato dopo la morte di Lupo, Lucilio rappresenta un concilio degli dèi: 315

Tua vivit imago - volume 1
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Età arcaica e repubblicana