PALESTRA DELLE COMPETENZE

PALESTRA DELLE COMPETENZE SAME VERSO L E O T A T DI S A che cosa servono, oggi, le piazze? Analisi e produzione di un testo argomentativo Le piazze italiane si trasformano da luoghi d incontro a meri spazi vuoti. Il signi cato e il ruolo sociale della piazza, dall età romana al Rinascimento e oltre, sono ormai obsoleti nelle città moderne. Le funzioni di quei luoghi di aggregazione sono altrove, e forse le città perdono la loro identità anche per questo. 5 10 15 20 25 30 300 Realtà e fantasia. Realizzazioni in corso d opera e testimonianza documentate dall archeologia più antica. Ambiti geografici lontanissimi, ma con un minimo comun denominatore: la centralità funzionale, non sempre connessa a quella topografica. Pezzi di città qualche volta anche prima che i centri urbani trovassero una loro definizione areale. Quando nel XVI secolo alcune piazze sono perimetrate da porticati il modello è indubitabilmente quello antico. Il riferimento è ai fora romani. Così è per la piazza Ducale di Vigevano, per quella della Santissima Annunziata di Firenze. Così è anche a Loreto, dove Bramante propone di trasformare lo spazio aperto risalente al Medioevo in una piazza grande , modellata sul Foro di Giulio Cesare, a Roma. Ancora, così è anche, per certi versi, alla Piazza del Campidoglio, a Roma, rinnovata da Michelangelo con facciate identiche e contrapposte. Dall agorà greca, luogo di riunione della collettività, al forum romano, luogo di aggregazione, esiste una continuità non interrotta nei secoli successivi. [ ] Lo svuotamento delle funzioni e la realizzazione di nuove piazze accanto a quelle erediate dal passato, hanno contribuito ad accrescerne la marginalizzazione, a decretarne la morte . Sulla piazza, ormai spopolata, si sono scoperte le troppe contraddizioni delle città. Ad essere coinvolte in questo esito sfortunato sono sia quelle realizzate ex novo che quelle riprogettate. Le politiche urbanistiche hanno prodotto pianificazioni non di rado irragionevoli. Prive di prospettiva e senza legami con la tradizione. Ferme al presente, incapaci di immaginare e quindi indirizzare ogni tipo di sviluppo. Così l urbanistica ha guadagnato terreno sull inedificato, stravolgendo paesaggi storicizzati. Ha aggiunto nuovi quartieri ovunque se ne profilasse l occasione, disegnando piazze che della piazza avevano la forma, ma ne avevano perduto la funzione. Spazi destinati a rimanere vuoti, nei quali l aggregazione è rimasta sulle tavole dei progetti. [ ] E poi ci sono i problemi connessi agli interventi sulle piazze centrali. Spesso, soprattutto, nelle città più grandi, la necessità iniziale, quella di provvedere alla loro pedonalizzazione, è l unica idea che sovraintende al restyling. Così nel tentativo di liberare le piazze dal passaggio dei mezzi, si commette l errore di farne dei recinti chiusi sulla città. Impermeabili al resto che è intorno.

Tua vivit imago - volume 1
Tua vivit imago - volume 1
Età arcaica e repubblicana