T13 ITA - Un servo astuto, ma in fondo buono

DALLE ORIGINI ALLA CONQUISTA DEL MEDITERRANEO T13 Un servo astuto, ma in fondo buono tratto da Adelphoe, vv. 540-591 (atto IV, scena II) ITALIANO In questa scena il poeta ci presenta una situazione comica di cui è protagonista il servo Siro, impegnato ad aiutare Ctesif ne: egli, infatti, si trova nella casa di Micione con la ragazza di cui è innamorato, rapita per lui dal fratello schino, quando, dalla porta socchiusa, vede arrivare il padre e teme che li scopra insieme. Siro interviene per dirottare il vecchio Dèmea, che si fa facilmente ingannare dalla mossa del servo. 5 10 15 20 25 30 D MEA (venendo dalla strada, tra sé, senza accorgersi di Siro) Io sono certamente un uomo sfortunato! Prima di tutto, non riesco a trovare mio fratello da nessuna parte; poi, mentre lo cerco, ho visto un bracciante che veniva dalla campagna e che mi dice che mio figlio non è lì. Non so cosa fare. CTESIFONE (sottovoce, dall interno) Siro. SIRO (sottovoce) Che c è? CTESIFONE (sottovoce, dall interno) Cerca me? SIRO Sì. CTESIFONE Sono rovinato. SIRO Ma va , cerca piuttosto di stare calmo. D MEA Che sfortuna è questa, maledizione! Non riesco a raccapezzarmi; a meno che non mi convinca che sono nato proprio per questo, per subire disgrazie. Sono il primo a presentire i nostri guai, sono il primo a risaperli tutti, sono il primo a darne notizia, e sono il solo a preoccuparmi, se capita qualcosa. SIRO (a parte) Mi fa ridere, questo qui. Dice di essere il primo a sapere, ed è lui il solo a non saper nulla.1 D MEA (si fa avanti) Eccomi di ritorno: vado a vedere se per caso è tornato mio fratello. CTESIFONE (sottovoce, dall interno) Siro, ti prego, bada che non si precipiti dritto qui dentro. SIRO Ma vuoi star zitto? Me la vedrò io. CTESIFONE Ah, no, io, questo incarico a te, oggi non te l affido per niente! Mi andrò a rinchiudere subito con lei in qualche sgabuzzino: è la cosa più sicura. (Ctesifone scappa via) SIRO Va bene; ma, ad ogni modo, io lo terrò alla larga. D MEA Ma ecco quel delinquente di Siro. SIRO ( ngendo di non accorgersi di Dèmea) Nessuno ci resiste in questa casa, se si seguita così. Voglio sapere quanti padroni ho. proprio una sventura questa. D MEA (a parte) Che va brontolando, quello? Che cosa vuole? (Forte) Che mi racconti, galantuomo? Mio fratello è in casa? SIRO Che cosa vuoi dirmi maledizione! con quel «galantuomo ? (A parte) Per me è finita. 1. è lui il solo a non saper nulla: Dèmea non sa che Ctesifone, da lui creduto innocente, è in realtà il mandante del rapimento della ragazza. 272

Tua vivit imago - volume 1
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Età arcaica e repubblicana